Geometri e Alberghiero si uniscono
BIELLA - L’Iis “Vaglio Rubens” e l’Ipssar “E. Zegna” saranno uniti a livello operativo a partire dal 1° settembre 2016.
Questa la rivoluzione che si appresta a vivere il mondo scolastico locale, comunicata al preside Cesare Molinari e ai presidi degli istituti biellesi, ieri, dai vertici della Provincia.
Una disposizione che si infila in una congiuntura di per sé di cambiamento, e che su questa scia è stata assunta. A spiegarlo è il consigliere delegato Giuseppe Faraci, in queste settimane impegnato a definire la proposte del “Piano provinciale di dimensionamento per l’anno 2016-2017” richiesto dalla Regione entro il 20 novembre, per consentire a Torino di arrivare all’approvazione definitiva del documento entro il 31 dicembre 2015.
«Dati i numeri del “Vaglio” e la possibilità di creare un possibile polo agro-alimentare che vede il Biellese primo in graduatoria per la Regione in attesa di un riscontro dal Ministero, la fusione ci è sembrata un’opportunità che non avrebbe avuto senso posticipare di un anno - il commento di Giuseppe Faraci - Anche perché lo stesso preside Molinari, sottolineando che la scuola superiore non arriva a 600 iscritti, ha detto di non sentirsi pronto per richiedere l’autonomia scolastica, che tra l’altro probabilmente non sarebbe stata concessa dalla Regione. Non ricorrendo alla fusione, insomma, si sarebbe corso il rischio di trovarsi l’Alberghiero (Ipssar “E. Zegna”), per il quale il preside è reggente, e il “Vaglio”, che invece ha il preside titolare, entrambi senza un preside titolare».
La disposizione sarà presentata domani, lunedì 16 novembre, in consiglio provinciale. Seguirà, poi, la costituzione di una commissione che coinvolgerà anche docenti e Consulta Studentesca, da qui al prossimo anno scolastico, per definire il futuro dell’Ipsia, dato che Agrario, Geometri e Alberghiero ben si sposano, in termini di “agroalimentare”: «L’Ipsia potrebbe passare a un altro istituto come l’Iti, o acquisire un nuovo indirizzo», ipotizza Faraci.
La fusione fisica sarà nell’area ex Atap, dove potrebbe sorgere anche il Laboratorio Territoriale di Occupabilità, progetto ora al vaglio degli enti superiori.
Giovanna Boglietti
BIELLA - L’Iis “Vaglio Rubens” e l’Ipssar “E. Zegna” saranno uniti a livello operativo a partire dal 1° settembre 2016.
Questa la rivoluzione che si appresta a vivere il mondo scolastico locale, comunicata al preside Cesare Molinari e ai presidi degli istituti biellesi, ieri, dai vertici della Provincia.
Una disposizione che si infila in una congiuntura di per sé di cambiamento, e che su questa scia è stata assunta. A spiegarlo è il consigliere delegato Giuseppe Faraci, in queste settimane impegnato a definire la proposte del “Piano provinciale di dimensionamento per l’anno 2016-2017” richiesto dalla Regione entro il 20 novembre, per consentire a Torino di arrivare all’approvazione definitiva del documento entro il 31 dicembre 2015.
«Dati i numeri del “Vaglio” e la possibilità di creare un possibile polo agro-alimentare che vede il Biellese primo in graduatoria per la Regione in attesa di un riscontro dal Ministero, la fusione ci è sembrata un’opportunità che non avrebbe avuto senso posticipare di un anno - il commento di Giuseppe Faraci - Anche perché lo stesso preside Molinari, sottolineando che la scuola superiore non arriva a 600 iscritti, ha detto di non sentirsi pronto per richiedere l’autonomia scolastica, che tra l’altro probabilmente non sarebbe stata concessa dalla Regione. Non ricorrendo alla fusione, insomma, si sarebbe corso il rischio di trovarsi l’Alberghiero (Ipssar “E. Zegna”), per il quale il preside è reggente, e il “Vaglio”, che invece ha il preside titolare, entrambi senza un preside titolare».
La disposizione sarà presentata domani, lunedì 16 novembre, in consiglio provinciale. Seguirà, poi, la costituzione di una commissione che coinvolgerà anche docenti e Consulta Studentesca, da qui al prossimo anno scolastico, per definire il futuro dell’Ipsia, dato che Agrario, Geometri e Alberghiero ben si sposano, in termini di “agroalimentare”: «L’Ipsia potrebbe passare a un altro istituto come l’Iti, o acquisire un nuovo indirizzo», ipotizza Faraci.
La fusione fisica sarà nell’area ex Atap, dove potrebbe sorgere anche il Laboratorio Territoriale di Occupabilità, progetto ora al vaglio degli enti superiori.
Giovanna Boglietti