Fondazione Cassa di Risparmio di Biella: «Nel 2016 si tira la cinghia»
BIELLA - Fondazione Cassa di risparmio di Biella, inizia una nuova era. Ed è una stagione di maggiori ristrettezze dovute ai minori ricavi dalla gestione del patrimonio (i Bot danno interessi ormai sotto zero) e dai dividendi della banca di riferimento (Biver) che sul bilancio 2014 ha dato all’azionista Crb 450mila euro circa, quando solo qualche anno prima si viaggiava sui 4-5 milioni di euro senza parlare delle punte di 9-10 milioni di euro dei primi anni duemila. E sabato mattina - assenti per altri impegni il presidente Franco Ferraris e il vice Paolo Lavino - è toccato ai consiglieri Ezio Mazzoli e Pietro Policante e al vicedirettore della Fondazione Andrea Quaregna spiegare agli oltre 200 presenti nell’auditorium di Palazzo Gromo Losa le nuove regole che presiederanno all’erogazione dei contributi tra moduli, burocrazia, necessità di stare in linea con le indicazioni del Ministero circa la congruità dei progetti, le linee di innovazione richieste e il lavoro in rete fra più partner per ottenere quel poco o tanto che si riuscirà a mettere in campo.
In soldoni le previsioni di bilancio illustrare da Mazzoli e Policante sono poco entusiasmanti, il futuro sarà all’insegna della morigeratezza «almeno per i prossimi anni». «Il budget che abbiamo stimato per il 2016 - hanno detto Policante e Mazzoli - viaggia sui 7,5 milioni di euro di ricavi tra gestione del patrimonio e dividendo. Tolti gli accantonamenti di legge, le spese per il personale e di gestione, gli impegni fissi per progetti propri, come quelli indirizzati al nuovo ospedale, a Città Studi, al completamento delle iniziative per Oropa e alle case di riposo, resta da destinare una somma che è circa un decimo di quella a cui il territorio biellese, i suoi enti e associazioni, erano abituati: circa 450 mila euro. E tutto questo, tenendo conto che il dividendo Biver sia in linea con le buone performance semestrali di Biverbanca: dunque, si è immaginato di ricevere circa 3 milioni di euro».
Per le erogazioni si procederà per bandi e per progetti. E sul “malloppo” delle pendenze? In attesa di risposta ci sono circa 350 domande di aiuto e sostegno da parte del territorio, dopo che una sessantina (tutti i Pof delle scuole) sono state esaminate e deliberate recentemente. «Entro fine anno - è stata la risposta - verrà data una risposta». O sì, o no. Ma il 2016, è stato detto chiaro, sarà tutta un’altra musica.
r.a.
BIELLA - Fondazione Cassa di risparmio di Biella, inizia una nuova era. Ed è una stagione di maggiori ristrettezze dovute ai minori ricavi dalla gestione del patrimonio (i Bot danno interessi ormai sotto zero) e dai dividendi della banca di riferimento (Biver) che sul bilancio 2014 ha dato all’azionista Crb 450mila euro circa, quando solo qualche anno prima si viaggiava sui 4-5 milioni di euro senza parlare delle punte di 9-10 milioni di euro dei primi anni duemila. E sabato mattina - assenti per altri impegni il presidente Franco Ferraris e il vice Paolo Lavino - è toccato ai consiglieri Ezio Mazzoli e Pietro Policante e al vicedirettore della Fondazione Andrea Quaregna spiegare agli oltre 200 presenti nell’auditorium di Palazzo Gromo Losa le nuove regole che presiederanno all’erogazione dei contributi tra moduli, burocrazia, necessità di stare in linea con le indicazioni del Ministero circa la congruità dei progetti, le linee di innovazione richieste e il lavoro in rete fra più partner per ottenere quel poco o tanto che si riuscirà a mettere in campo.
In soldoni le previsioni di bilancio illustrare da Mazzoli e Policante sono poco entusiasmanti, il futuro sarà all’insegna della morigeratezza «almeno per i prossimi anni». «Il budget che abbiamo stimato per il 2016 - hanno detto Policante e Mazzoli - viaggia sui 7,5 milioni di euro di ricavi tra gestione del patrimonio e dividendo. Tolti gli accantonamenti di legge, le spese per il personale e di gestione, gli impegni fissi per progetti propri, come quelli indirizzati al nuovo ospedale, a Città Studi, al completamento delle iniziative per Oropa e alle case di riposo, resta da destinare una somma che è circa un decimo di quella a cui il territorio biellese, i suoi enti e associazioni, erano abituati: circa 450 mila euro. E tutto questo, tenendo conto che il dividendo Biver sia in linea con le buone performance semestrali di Biverbanca: dunque, si è immaginato di ricevere circa 3 milioni di euro».
Per le erogazioni si procederà per bandi e per progetti. E sul “malloppo” delle pendenze? In attesa di risposta ci sono circa 350 domande di aiuto e sostegno da parte del territorio, dopo che una sessantina (tutti i Pof delle scuole) sono state esaminate e deliberate recentemente. «Entro fine anno - è stata la risposta - verrà data una risposta». O sì, o no. Ma il 2016, è stato detto chiaro, sarà tutta un’altra musica.
r.a.