Un medico biellese opera i feriti di Parigi

Un medico biellese opera i feriti di Parigi
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Ha scelto Parigi per portare avanti la sua specializzazione in chirurgia generale. Mai, però, si sarebbe aspettato di vivere quello che ha vissuto lo scorso fine settimana, quando la capitale francese è stata letteralmente investita da una serie di attentati terroristici che hanno causato più di 130 morti e centinaia di feriti. Marcello Calabrò, 30 anni, è un medico di Biella che da maggio dello scorso anno vive a Parigi.

E che venerdì sera era a circa un chilometro dal Bataclan, la sala concerti dove si è contato il maggior numero di vittime. «Vivo lì - racconta - ma non mi ero accorto di nulla inizialmente». Era in compagnia della fidanzata, Costanza Mottino, ex consigliere comunale a Palazzo Oropa, giunta nella capitale francese la sera stessa degli attentati. «Eravamo a casa - spiega – abbiamo sentito un gran viavai di ambulanze e di polizia, ma non abbiamo avuto immediatamente la percezione di quanto successo». Sono scesi in strada, hanno trovato transenne a bloccare i vari passaggi. «Sono stati gli amici e i parenti dall’Italia a segnalarci cosa stava succedendo - aggiunge -. Da lì abbiamo iniziato a capire». Da medico, Calabrò, ha dato immediatamente la sua disponibilità a rientrare al lavoro.

«Sono da inizio novembre in un ospedale, il Tenon, che si trova nel 20° Arrondissement». spiega il camice bianco. Lì, in quel piccolo ospedale, sono stati dirottati diversi feriti. «Personalmente - racconta Calabrò - ho operato due ragazzi e una ragazza, feriti mentre erano per strada o in un bar. Una delle vittime dell’attentato presentava una ferita d’arma da fuoco in un braccio, un’altra in una gamba. Il più grave era un giovane colpito da un proiettile alla schiena. Fortunatamente tutti gli interventi sono andati a buon fine. Oggi (ieri, ndr) abbiamo dimesso anche il ragazzo colpito alla schiena, quello che si era presentato da noi in condizioni

più gravi». 

Enzo Panelli

 

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 19 novembre 2015 

Ha scelto Parigi per portare avanti la sua specializzazione in chirurgia generale. Mai, però, si sarebbe aspettato di vivere quello che ha vissuto lo scorso fine settimana, quando la capitale francese è stata letteralmente investita da una serie di attentati terroristici che hanno causato più di 130 morti e centinaia di feriti. Marcello Calabrò, 30 anni, è un medico di Biella che da maggio dello scorso anno vive a Parigi.

E che venerdì sera era a circa un chilometro dal Bataclan, la sala concerti dove si è contato il maggior numero di vittime. «Vivo lì - racconta - ma non mi ero accorto di nulla inizialmente». Era in compagnia della fidanzata, Costanza Mottino, ex consigliere comunale a Palazzo Oropa, giunta nella capitale francese la sera stessa degli attentati. «Eravamo a casa - spiega – abbiamo sentito un gran viavai di ambulanze e di polizia, ma non abbiamo avuto immediatamente la percezione di quanto successo». Sono scesi in strada, hanno trovato transenne a bloccare i vari passaggi. «Sono stati gli amici e i parenti dall’Italia a segnalarci cosa stava succedendo - aggiunge -. Da lì abbiamo iniziato a capire». Da medico, Calabrò, ha dato immediatamente la sua disponibilità a rientrare al lavoro.

«Sono da inizio novembre in un ospedale, il Tenon, che si trova nel 20° Arrondissement». spiega il camice bianco. Lì, in quel piccolo ospedale, sono stati dirottati diversi feriti. «Personalmente - racconta Calabrò - ho operato due ragazzi e una ragazza, feriti mentre erano per strada o in un bar. Una delle vittime dell’attentato presentava una ferita d’arma da fuoco in un braccio, un’altra in una gamba. Il più grave era un giovane colpito da un proiettile alla schiena. Fortunatamente tutti gli interventi sono andati a buon fine. Oggi (ieri, ndr) abbiamo dimesso anche il ragazzo colpito alla schiena, quello che si era presentato da noi in condizioni

più gravi». 

Enzo Panelli

 

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