Coldiretti: «Accordo sul latte, boccata di ossigeno»
Una prima boccata d’ossigeno per gli allevatori di Vercelli-Biella, dopo l’impegno nella mobilitazione delle scorse settimane, dal presidio di Ospedaletto Lodigiano alle iniziative presso la Grande Distribuzione e tra i cittadini. Così la Coldiretti interprovinciale commenta l’accordo sul prezzo del latte alla stalla raggiunto per il prossimo trimestre, sottolineando peraltro «l’importanza dell’impegno del Ministero verso la promozione del consumo di latte fresco tra i cittadini: una parte importante di una programmazione che dovrà sempre di più orientarsi verso la trasparenza e la riconoscibilità del latte 100% made in Italy da parte dei consumatori».
L’intesa sul prezzo del latte alla stalla raggiunta con la multinazionale Lactalis prevede in tutto il Nord per il prossimo trimestre un aumento di 2,1 centesimi al quale vanno aggiunti il centesimo garantito dal Ministero delle Politiche Agricole con aiuti straordinari dell’Unione Europea ma anche le risorse che le regioni lattiere direttamente interessate possono mettere a disposizione se vorranno sostenere gli allevatori delle loro realtà territoriali. «Si tratta di un primo risultato per le nostre aziende che stanno vivendo un momento di forte crisi. Coldiretti, sia su base regionale che a Vercelli-Biella, si impegna a realizzare filiere che tendano a ridurre i costi di produzione delle nostre imprese» commentano il presidente e il direttore della federazione interprovinciale, Paolo Dellarole e Marco Chiesa. «Coldiretti continuerà, inoltre, a portare avanti la battaglia di civiltà al fine di arrivare ad ottenere l’origine in etichetta per il latte Uht, lo yogurt e per tutti gli altri prodotti lattiero caseari, a tutela delle produzioni del territorio e dei diritti dei consumatori».
Una prima boccata d’ossigeno per gli allevatori di Vercelli-Biella, dopo l’impegno nella mobilitazione delle scorse settimane, dal presidio di Ospedaletto Lodigiano alle iniziative presso la Grande Distribuzione e tra i cittadini. Così la Coldiretti interprovinciale commenta l’accordo sul prezzo del latte alla stalla raggiunto per il prossimo trimestre, sottolineando peraltro «l’importanza dell’impegno del Ministero verso la promozione del consumo di latte fresco tra i cittadini: una parte importante di una programmazione che dovrà sempre di più orientarsi verso la trasparenza e la riconoscibilità del latte 100% made in Italy da parte dei consumatori».
L’intesa sul prezzo del latte alla stalla raggiunta con la multinazionale Lactalis prevede in tutto il Nord per il prossimo trimestre un aumento di 2,1 centesimi al quale vanno aggiunti il centesimo garantito dal Ministero delle Politiche Agricole con aiuti straordinari dell’Unione Europea ma anche le risorse che le regioni lattiere direttamente interessate possono mettere a disposizione se vorranno sostenere gli allevatori delle loro realtà territoriali. «Si tratta di un primo risultato per le nostre aziende che stanno vivendo un momento di forte crisi. Coldiretti, sia su base regionale che a Vercelli-Biella, si impegna a realizzare filiere che tendano a ridurre i costi di produzione delle nostre imprese» commentano il presidente e il direttore della federazione interprovinciale, Paolo Dellarole e Marco Chiesa. «Coldiretti continuerà, inoltre, a portare avanti la battaglia di civiltà al fine di arrivare ad ottenere l’origine in etichetta per il latte Uht, lo yogurt e per tutti gli altri prodotti lattiero caseari, a tutela delle produzioni del territorio e dei diritti dei consumatori».