Esternalizzazione asili, ecco il bando
BIELLA - Dopo le tante parole, ecco i fatti. Il Comune ha infatti pubblicato sul proprio sito il bando di gara per l’esternalizzazione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone. La gestione di due sezioni di asilo nido avrà una durata di 5 mesi dal primo marzo del prossimo anno al 31 luglio, mentre la gestione del servizio asilo nido avrà durata di 2 anni dal primo settembre 2016 al 31 agosto 2018, con possibilità di rinnovo per ulteriori 2 anni su richiesta della Stazione appaltante e con l'obbligo dell'appaltatore di accettarlo alle medesime modalità e condizioni.
Il servizio asilo nido è rivolto a bambini tra i 3 e i 36 mesi, ad orario a tempo pieno e a part-time. Per la gestione delle due sezioni: ricettività massima 15 bambini, di cui 12 bambini a tempo pieno e 3 bambini con orario part-time nella struttura di Chiavazza e 24 bambini di cui 18 bambini a tempo pieno e 6 con orario di frequenza part-time nella struttura Villaggio Masarone. Per la gestione del servizio asilo nido comunale ricettività massima 25 bambini nella struttura di Chiavazza e 40 bambini nella struttura Villaggio Masarone. Potranno essere accolti inoltre 10 bambini non facenti parte della graduatoria comunale. Il gestore introiterà direttamente dagli utenti le rette secondo le tariffe e le modalità di conteggio determinati dall’Amministrazione comunale. Il prezzo unitario a base di gara per posto bambino mensile a tempo pieno, è pari a 590 euro iva esclusa. L’importo presunto dell’appalto per il periodo contrattuale dal 1 marzo 2016 al 31 agosto 2018 è stimato in 958.750 euro.
Il bando di gara è stato messo sotto la lente d’ingrandimento da parte dei sindacati. Mario Paonessa, della Cgil, spiega: «In fase di contrattazione ci avevano rassicurato sull’inserimento del monte ore per la formazione delle educatrici esattamente identico a quello dei dipendenti comunali, ossia 120 ore all’anno. Ora leggiamo il bando e scopriamo che sono scese a 20. Il Comune si è dimostrato ancora una volta inaffidabile». Paonessa, poi, aggiunge: «Senza contare che nell’unico nido attualmente privatizzato, ossia quello di Pavignano, i dipendenti non hanno ancora ricevuto lo stipendio, ed è la quarta volta che si verificano ritardi in questo 2015. E anche in questo caso è il Comune che deve vigilare che tutte le clausole contrattuali vengano rispettate. Come dire, se il buongiorno si vede dal mattino...».
Enzo Panelli
BIELLA - Dopo le tante parole, ecco i fatti. Il Comune ha infatti pubblicato sul proprio sito il bando di gara per l’esternalizzazione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone. La gestione di due sezioni di asilo nido avrà una durata di 5 mesi dal primo marzo del prossimo anno al 31 luglio, mentre la gestione del servizio asilo nido avrà durata di 2 anni dal primo settembre 2016 al 31 agosto 2018, con possibilità di rinnovo per ulteriori 2 anni su richiesta della Stazione appaltante e con l'obbligo dell'appaltatore di accettarlo alle medesime modalità e condizioni.
Il servizio asilo nido è rivolto a bambini tra i 3 e i 36 mesi, ad orario a tempo pieno e a part-time. Per la gestione delle due sezioni: ricettività massima 15 bambini, di cui 12 bambini a tempo pieno e 3 bambini con orario part-time nella struttura di Chiavazza e 24 bambini di cui 18 bambini a tempo pieno e 6 con orario di frequenza part-time nella struttura Villaggio Masarone. Per la gestione del servizio asilo nido comunale ricettività massima 25 bambini nella struttura di Chiavazza e 40 bambini nella struttura Villaggio Masarone. Potranno essere accolti inoltre 10 bambini non facenti parte della graduatoria comunale. Il gestore introiterà direttamente dagli utenti le rette secondo le tariffe e le modalità di conteggio determinati dall’Amministrazione comunale. Il prezzo unitario a base di gara per posto bambino mensile a tempo pieno, è pari a 590 euro iva esclusa. L’importo presunto dell’appalto per il periodo contrattuale dal 1 marzo 2016 al 31 agosto 2018 è stimato in 958.750 euro.
Il bando di gara è stato messo sotto la lente d’ingrandimento da parte dei sindacati. Mario Paonessa, della Cgil, spiega: «In fase di contrattazione ci avevano rassicurato sull’inserimento del monte ore per la formazione delle educatrici esattamente identico a quello dei dipendenti comunali, ossia 120 ore all’anno. Ora leggiamo il bando e scopriamo che sono scese a 20. Il Comune si è dimostrato ancora una volta inaffidabile». Paonessa, poi, aggiunge: «Senza contare che nell’unico nido attualmente privatizzato, ossia quello di Pavignano, i dipendenti non hanno ancora ricevuto lo stipendio, ed è la quarta volta che si verificano ritardi in questo 2015. E anche in questo caso è il Comune che deve vigilare che tutte le clausole contrattuali vengano rispettate. Come dire, se il buongiorno si vede dal mattino...».
Enzo Panelli