E’ record del mondo!
VIVERONE - Ora non resta che contattare il giudice del Guinness dei primati, presentargli i dati tecnici rilevati dalle strumentazioni e aspettare il responso. Ma, se la matematica non è un’opinione, sarà un’attesa che potrà avere un solo esito: il successo. Quello portato a casa sabato dal giovane meteorologo di Cavaglià Simone Ippolito e dal suo compagno d’avventura Achille Zaino, esperto di riprese video, di Azeglio, è infatti matematicamente un record. Anzi, il record. Se fino a un paio di giorni fa il primato mondiale di quota toccata da una sonda civile batteva bandiera austrialiana e si attestava a 43mila metri d’altitudine, oggi l’alloro veste i panni del Tricolore. E sale sino a 49.480 metri d’altezza.
La “missione spaziale” che ha preso il via sabato alle 10.04 con il lancio della sonda Lady03 dagli spazi antistanti lo “Zanzibar” di Viverone, davanti a un folto pubblico di curiosi e giornalisti, ha dunque colpito nel segno. Anzi, è andata «ben oltre le aspettative». Simone Ippolito, ideatore dello speciale lancio - giunto quest’anno alla terza edizione e per due volte non arrivato in pieno all’obiettivo - racconta di essere rimasto sorpreso dai dati rilevati dai sensori. «Non ci attendevamo di arrivare a una quota tanto elevata - afferma -. Pensavamo che ci saremmo fermati a circa 43mila metri, appena oltre il precedente record. E invece, probabilmente grazie alla leggerezza della sonda, che pesava solo un chilo e 700 grammi, siamo andati ben oltre le aspettative». Ma le attese sono state superate anche in termini puramente geografici. Mentre le previsioni, formulate sulla base di modelli scientifici, parlavano di presumibile atterraggio nei pressi di Verona, Lady03 alla fine è arrivata addirittura ad ammarare. «Dopo esattamente 287 minuti di volo è atterrata alle 14.44 nella laguna veneta, a Chioggia, a 8 chilometri da San Marco - racconta Simone -. Ben più ad est di quanto ci aspettassimo».
Veronica Balocco
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 30 novembre 2015
VIVERONE - Ora non resta che contattare il giudice del Guinness dei primati, presentargli i dati tecnici rilevati dalle strumentazioni e aspettare il responso. Ma, se la matematica non è un’opinione, sarà un’attesa che potrà avere un solo esito: il successo. Quello portato a casa sabato dal giovane meteorologo di Cavaglià Simone Ippolito e dal suo compagno d’avventura Achille Zaino, esperto di riprese video, di Azeglio, è infatti matematicamente un record. Anzi, il record. Se fino a un paio di giorni fa il primato mondiale di quota toccata da una sonda civile batteva bandiera austrialiana e si attestava a 43mila metri d’altitudine, oggi l’alloro veste i panni del Tricolore. E sale sino a 49.480 metri d’altezza.
La “missione spaziale” che ha preso il via sabato alle 10.04 con il lancio della sonda Lady03 dagli spazi antistanti lo “Zanzibar” di Viverone, davanti a un folto pubblico di curiosi e giornalisti, ha dunque colpito nel segno. Anzi, è andata «ben oltre le aspettative». Simone Ippolito, ideatore dello speciale lancio - giunto quest’anno alla terza edizione e per due volte non arrivato in pieno all’obiettivo - racconta di essere rimasto sorpreso dai dati rilevati dai sensori. «Non ci attendevamo di arrivare a una quota tanto elevata - afferma -. Pensavamo che ci saremmo fermati a circa 43mila metri, appena oltre il precedente record. E invece, probabilmente grazie alla leggerezza della sonda, che pesava solo un chilo e 700 grammi, siamo andati ben oltre le aspettative». Ma le attese sono state superate anche in termini puramente geografici. Mentre le previsioni, formulate sulla base di modelli scientifici, parlavano di presumibile atterraggio nei pressi di Verona, Lady03 alla fine è arrivata addirittura ad ammarare. «Dopo esattamente 287 minuti di volo è atterrata alle 14.44 nella laguna veneta, a Chioggia, a 8 chilometri da San Marco - racconta Simone -. Ben più ad est di quanto ci aspettassimo».
Veronica Balocco
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