Orari medici, in arrivo nuove assunzioni

Orari medici, in arrivo nuove assunzioni
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Nuove assunzioni per la sanità dopo l’entrata in vigore lo scorso 25 novembre delle disposizioni comunitarie legate agli orari di lavoro dei medici? La legge di Stabilità del Governo ne prevede 6mila, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni. Anche se il parere della Corte dei Conti ha stoppato e rimandato tutto. Le ricadute, dunque, ci saranno anche per il Piemonte.

L’argomento è stato trattato nell’ultimo consiglio regionale di martedì grazie a un question time presentato dal consigliere biellese Vittorio Barazzotto. “Oggetto del testo - spiega lo stesso Barazzotto -, la domanda sulle modalità e le tempistiche con le quali il Piemonte si stia adeguato alla recente normativa che impone il rispetto di un numero di ore massimo (12 ore e 50 minuti) oltre il quale i medici sono obbligati ad osservare un riposo minimo di 11 ore. Sempre martedì, intanto, quella che sembrava essere la soluzione più naturale al problema, ossia l'assunzione di circa 6mila medici sul territorio italiano, è stata rimandata a causa di un impegno finanziario non ritenuto idoneo da parte della Corte dei conti”. Barazzotto spiega: «A parità di preparazione tecnica, un chirurgo od un cardiologo riposato dovrebbero essere in grado di svolgere meglio il proprio lavoro rispetto a chi è stanco. Attualmente uno dei turni ospedalieri più frequenti è il mattinonotte (che prevede ingresso alla 8.30, uscita alle 14.30 e nuovo ingresso la sera alle 20.30, fino all ’alba del giorno successivo). In molti casi, inoltre, non è neppure prevista una pausa di riposo tra il lavoro notturno e l’inizio del turno mattutino. Sono condizioni alle quali le recenti disposizioni hanno cercato di eliminare, ma tra la norma e la realtà vi è differenza. Per questa ragione, sapendo che fra i medici il tema è di strettissima attualità, ho deciso di chiedere all'assessore in che modo la Regione Piemonte intenda adeguarsi».

In aula, l'assessore Saitta ha risposto precisando come le risorse finanziarie nazionali vadano ad incidere anche su questa questione e che comunque il Piemonte, nell'ultimo anno, con l'introduzione delle delibere che riguardano la riorganizzazione sanitaria ha già avviato un primo processo di adeguamento alla norma, ma che inevitabilmente nuove risorse sono attese. L'assessore ha concluso spiegando come, da qualche mese, le Asl piemontesi non siano più vincolate al blocco del turnover e che quindi possono assumere personale a fronte, ad esempio, di congedi per pensionamento.

Enzo Panelli

Nuove assunzioni per la sanità dopo l’entrata in vigore lo scorso 25 novembre delle disposizioni comunitarie legate agli orari di lavoro dei medici? La legge di Stabilità del Governo ne prevede 6mila, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni. Anche se il parere della Corte dei Conti ha stoppato e rimandato tutto. Le ricadute, dunque, ci saranno anche per il Piemonte.

L’argomento è stato trattato nell’ultimo consiglio regionale di martedì grazie a un question time presentato dal consigliere biellese Vittorio Barazzotto. “Oggetto del testo - spiega lo stesso Barazzotto -, la domanda sulle modalità e le tempistiche con le quali il Piemonte si stia adeguato alla recente normativa che impone il rispetto di un numero di ore massimo (12 ore e 50 minuti) oltre il quale i medici sono obbligati ad osservare un riposo minimo di 11 ore. Sempre martedì, intanto, quella che sembrava essere la soluzione più naturale al problema, ossia l'assunzione di circa 6mila medici sul territorio italiano, è stata rimandata a causa di un impegno finanziario non ritenuto idoneo da parte della Corte dei conti”. Barazzotto spiega: «A parità di preparazione tecnica, un chirurgo od un cardiologo riposato dovrebbero essere in grado di svolgere meglio il proprio lavoro rispetto a chi è stanco. Attualmente uno dei turni ospedalieri più frequenti è il mattinonotte (che prevede ingresso alla 8.30, uscita alle 14.30 e nuovo ingresso la sera alle 20.30, fino all ’alba del giorno successivo). In molti casi, inoltre, non è neppure prevista una pausa di riposo tra il lavoro notturno e l’inizio del turno mattutino. Sono condizioni alle quali le recenti disposizioni hanno cercato di eliminare, ma tra la norma e la realtà vi è differenza. Per questa ragione, sapendo che fra i medici il tema è di strettissima attualità, ho deciso di chiedere all'assessore in che modo la Regione Piemonte intenda adeguarsi».

In aula, l'assessore Saitta ha risposto precisando come le risorse finanziarie nazionali vadano ad incidere anche su questa questione e che comunque il Piemonte, nell'ultimo anno, con l'introduzione delle delibere che riguardano la riorganizzazione sanitaria ha già avviato un primo processo di adeguamento alla norma, ma che inevitabilmente nuove risorse sono attese. L'assessore ha concluso spiegando come, da qualche mese, le Asl piemontesi non siano più vincolate al blocco del turnover e che quindi possono assumere personale a fronte, ad esempio, di congedi per pensionamento.

Enzo Panelli

 

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