Sequestrati botti di Capodanno illegali
Botti di Capodanno detenuti in modo illegale così come 7.500 addobbi natalizi e accessori per gli smartphone tipo cover multicolori e pellicole salvaschermo: è quanto hanno sequestrato in un bazar di Biella gestito da un commerciante di origini cinesi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia della Guardia di Finanza di Biella.
L’operazione è stata condotta in città, in varie attività commerciali, in materia di sicurezza dei prodotti e vigilanza sul rispetto delle leggi di pubblica sicurezza. Il commerciante cinese è stato alla fine denunciato alla Procura della Repubblica per violazione del reato di “fabbricazione e commercio abusivi di materie esplodenti”.
Gli addobbi natalizi e gli accessori per i telefoni cellulari, avrebbero violato per i finanzieri il Codice del consumo in quanto privi in tutto o in parte di etichette oppure con le stesse etichette applicate in maniera non conforme rispetto a quanto previsto dall’apposita normativa. Il titolare dell’impresa - oltre alla denuncia - è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per le relative violazioni amministrative per le quali sono previste sanzioni pecuniarie.
Nel corso del controllo, i finanzieri hanno accertato che il bazar deteneva, ai fini della vendita al pubblico, 41 chili e mezzo netti - di principio attivo esplosivo - di artifizi pirotecnici quali fontane, botti, bengala, raudi, petardi e via discorrendo. La legge in materia prevede che gli esercizi commerciali possano detenere un quantitativo massimo di 25 chili di fuochi d’artificio, seppure di libera vendita, senza possedere un’apposita licenza rilasciata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. I militari delle Fiamme gialle, hanno ovviamente sottoposto a sequestro i botti di Capodanno in eccesso, quantificati in 16 chili e mezzo.
V.Ca.
Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 19 dicembre 2015
Botti di Capodanno detenuti in modo illegale così come 7.500 addobbi natalizi e accessori per gli smartphone tipo cover multicolori e pellicole salvaschermo: è quanto hanno sequestrato in un bazar di Biella gestito da un commerciante di origini cinesi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia della Guardia di Finanza di Biella.
L’operazione è stata condotta in città, in varie attività commerciali, in materia di sicurezza dei prodotti e vigilanza sul rispetto delle leggi di pubblica sicurezza. Il commerciante cinese è stato alla fine denunciato alla Procura della Repubblica per violazione del reato di “fabbricazione e commercio abusivi di materie esplodenti”.
Gli addobbi natalizi e gli accessori per i telefoni cellulari, avrebbero violato per i finanzieri il Codice del consumo in quanto privi in tutto o in parte di etichette oppure con le stesse etichette applicate in maniera non conforme rispetto a quanto previsto dall’apposita normativa. Il titolare dell’impresa - oltre alla denuncia - è stato segnalato alla competente Camera di Commercio per le relative violazioni amministrative per le quali sono previste sanzioni pecuniarie.
Nel corso del controllo, i finanzieri hanno accertato che il bazar deteneva, ai fini della vendita al pubblico, 41 chili e mezzo netti - di principio attivo esplosivo - di artifizi pirotecnici quali fontane, botti, bengala, raudi, petardi e via discorrendo. La legge in materia prevede che gli esercizi commerciali possano detenere un quantitativo massimo di 25 chili di fuochi d’artificio, seppure di libera vendita, senza possedere un’apposita licenza rilasciata dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. I militari delle Fiamme gialle, hanno ovviamente sottoposto a sequestro i botti di Capodanno in eccesso, quantificati in 16 chili e mezzo.
V.Ca.
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