“Mistero” e il fantasma di Oropa Bagni
Quale sia stata la scelta della produzione di “Mistero Adventure” di intitolare uno degli episodi dell’ultima puntata “Oropa: una terra divisa tra sacro e profano”, certo è che è stata una scelta profetica. Perché l’episodio, andato in onda lunedì sera su Italia Uno, è risultato davvero spaccato a metà, agli occhi dei biellesi. La maggior parte di quelli espressisi sui social network ha, infatti, giudicato lo speciale, girato al Santuario in estate, come interessante per la parte concernente il “sacro”; mentre sembra aver gradito poco quella sul “profano”, a Oropa Bagni. Macchiata anche - è la denuncia dell’interessato - del “furto” di uno scatto, protetto da diritti, del fotografo biellese Riccardo Poma e utilizzato, a sua insaputa, nel filmato.
Ma cosa è stato raccontato dalla conduttrice Elenoire Casalegno, nel corso dell’episodio? Ebbene, l’incursione della troupe di Italia Uno a Oropa non poteva che riguardare lei, la Madonna Nera. E due misteri che, per i locali, sono patrimonio collettivo. A raccontarli don Michele Berchi, rettore del Santuario: si tratta della particolare constatazione che sul viso della Madonna e del Bambino ch’essa tiene in braccio non si posi mai la polvere, mistero confermato dallo stesso Berchi, autore e testimone del rito di pulitura della statua sacra. La seconda anomalia affonda nel passato e vuole che la Madonna, pur di non farsi trasportare a Biella, si sia fatta così pesante da non poter più venire trasportata a valle. E leggera quanto bastava per tornare indietro. Dai misteri ai miracoli il passo è breve. Elenoire Casalegno ha visitato la galleria degli ex voto, soffermandosi sui più significativi esempi di guarigioni o salvezze atipiche, per poi legare il tema della “fertilità invocata” tramite la fede a quella cercata nei rituali di matrice pagana.
È a questo punto, che “Mistero Adventure” ha sondato il profano. A fare da guida alla conduttrice, questa volta, è stato l’esperto di tradizioni Ossian D’Ambrosio, già ospite in edizioni precedenti del programma. D’Ambrosio ha illustrato la credenza legata al “Ròch dla vita”, il sasso delle fecondità parzialmente coperto da una cappella del 1600, più a nord est, contro cui le donne desiderose di una gravidanza strofinavano, e si dice strofinino ancora oggi, i genitali. Ma il clou del profano è arrivato con la storia del centro idroterapico di “Oropa Bagni”, luogo abbandonato carico di leggende e racconti “oscuri”. Qui, un team di esperti assoldati dal programma ha rilevato una presenza importante, che avrebbe intimato alla troupe «Va via», arrivando a farla scappare. Da un’immagine a raggi ultravioletti, sostengono questi ghost hunters, si tratterebbe di una figura con indosso un mantello. C’è da crederci? “Mistero” dei misteri.
Giovanna Boglietti
Quale sia stata la scelta della produzione di “Mistero Adventure” di intitolare uno degli episodi dell’ultima puntata “Oropa: una terra divisa tra sacro e profano”, certo è che è stata una scelta profetica. Perché l’episodio, andato in onda lunedì sera su Italia Uno, è risultato davvero spaccato a metà, agli occhi dei biellesi. La maggior parte di quelli espressisi sui social network ha, infatti, giudicato lo speciale, girato al Santuario in estate, come interessante per la parte concernente il “sacro”; mentre sembra aver gradito poco quella sul “profano”, a Oropa Bagni. Macchiata anche - è la denuncia dell’interessato - del “furto” di uno scatto, protetto da diritti, del fotografo biellese Riccardo Poma e utilizzato, a sua insaputa, nel filmato.
Ma cosa è stato raccontato dalla conduttrice Elenoire Casalegno, nel corso dell’episodio? Ebbene, l’incursione della troupe di Italia Uno a Oropa non poteva che riguardare lei, la Madonna Nera. E due misteri che, per i locali, sono patrimonio collettivo. A raccontarli don Michele Berchi, rettore del Santuario: si tratta della particolare constatazione che sul viso della Madonna e del Bambino ch’essa tiene in braccio non si posi mai la polvere, mistero confermato dallo stesso Berchi, autore e testimone del rito di pulitura della statua sacra. La seconda anomalia affonda nel passato e vuole che la Madonna, pur di non farsi trasportare a Biella, si sia fatta così pesante da non poter più venire trasportata a valle. E leggera quanto bastava per tornare indietro. Dai misteri ai miracoli il passo è breve. Elenoire Casalegno ha visitato la galleria degli ex voto, soffermandosi sui più significativi esempi di guarigioni o salvezze atipiche, per poi legare il tema della “fertilità invocata” tramite la fede a quella cercata nei rituali di matrice pagana.
È a questo punto, che “Mistero Adventure” ha sondato il profano. A fare da guida alla conduttrice, questa volta, è stato l’esperto di tradizioni Ossian D’Ambrosio, già ospite in edizioni precedenti del programma. D’Ambrosio ha illustrato la credenza legata al “Ròch dla vita”, il sasso delle fecondità parzialmente coperto da una cappella del 1600, più a nord est, contro cui le donne desiderose di una gravidanza strofinavano, e si dice strofinino ancora oggi, i genitali. Ma il clou del profano è arrivato con la storia del centro idroterapico di “Oropa Bagni”, luogo abbandonato carico di leggende e racconti “oscuri”. Qui, un team di esperti assoldati dal programma ha rilevato una presenza importante, che avrebbe intimato alla troupe «Va via», arrivando a farla scappare. Da un’immagine a raggi ultravioletti, sostengono questi ghost hunters, si tratterebbe di una figura con indosso un mantello. C’è da crederci? “Mistero” dei misteri.
Giovanna Boglietti