Quattro offerte per gestire gli asili

Quattro offerte per gestire gli asili
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BIELLA  - Sono quattro le offerte giunte al Comune di Biella per la gestione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone. Mercoledì mattina, l’apposita commissione comunale ha aperto i plichi contenenti le varie proposte presentate dai probabili futuri aggiudicatari. Due sono realtà biellesi, le altre due arrivano invece da fuori provincia. «La commissione - sottolinea l’assessore Fulvia Zago, che insieme alla collega Teresa Barresi segue la vicenda - esaminerà i documenti presentati nei prossimi giorni. Sarà un lavoro abbastanza lungo vista la corposità della documentazione prodotta dai quattro concorrenti». Dunque non si sa ancora chi andrà a gestire i due asili nido di Chiavazza e Masarone, finiti sotto la lente di ingrandimento dell’opinione pubblica dopo la decisione del Comune di esternalizzare il servizio. 

Intanto, gli assessori Zago e Barresi fanno il punto di quanto è stato fatto nel 2015.  «Le tariffe 2015 sono state ribassate di 20 euro mensili per ogni fascia, con l’esclusione dei non residenti - sottolineano nel rapporto dell’anno divulgato qualche giorno fa da Palazzo Oropa -. Nel frattempo si è dovuto mettere mano con urgenza alla riorganizzazione del servizio: i numeri del personale impiegato nei nidi e le limitazioni al turnover per sostituire chi va in pensione mettevano seriamente in dubbio il mantenimento della qualità e dei numeri del servizio stesso. La strada scelta è stata quella di dare in appalto due dei quattro asili rimasti a gestione diretta, Chiavazza e Masarone. L’obiettivo è di non essere costretti a chiudere nessuna struttura e di mantenere inalterato il più possibile il numero dei bambini ospitati, con la prospettiva di trovare una soluzione per accogliere, a regime, anche i bambini attualmente in lista d’attesa». 

«A settembre - aggiungono gli assessori - l’attività è ripresa con una rimodulazione degli orari dei dipendenti, in modo da avere più personale nelle fasce con più bambini presenti. Va precisato che dare in appalto la gestione di due asili non significa aumento delle rette o cambio delle regole per l’inserimento: continueranno a valere tariffe e graduatorie comunali». 

Enzo Panelli

BIELLA  - Sono quattro le offerte giunte al Comune di Biella per la gestione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone. Mercoledì mattina, l’apposita commissione comunale ha aperto i plichi contenenti le varie proposte presentate dai probabili futuri aggiudicatari. Due sono realtà biellesi, le altre due arrivano invece da fuori provincia. «La commissione - sottolinea l’assessore Fulvia Zago, che insieme alla collega Teresa Barresi segue la vicenda - esaminerà i documenti presentati nei prossimi giorni. Sarà un lavoro abbastanza lungo vista la corposità della documentazione prodotta dai quattro concorrenti». Dunque non si sa ancora chi andrà a gestire i due asili nido di Chiavazza e Masarone, finiti sotto la lente di ingrandimento dell’opinione pubblica dopo la decisione del Comune di esternalizzare il servizio. 

Intanto, gli assessori Zago e Barresi fanno il punto di quanto è stato fatto nel 2015.  «Le tariffe 2015 sono state ribassate di 20 euro mensili per ogni fascia, con l’esclusione dei non residenti - sottolineano nel rapporto dell’anno divulgato qualche giorno fa da Palazzo Oropa -. Nel frattempo si è dovuto mettere mano con urgenza alla riorganizzazione del servizio: i numeri del personale impiegato nei nidi e le limitazioni al turnover per sostituire chi va in pensione mettevano seriamente in dubbio il mantenimento della qualità e dei numeri del servizio stesso. La strada scelta è stata quella di dare in appalto due dei quattro asili rimasti a gestione diretta, Chiavazza e Masarone. L’obiettivo è di non essere costretti a chiudere nessuna struttura e di mantenere inalterato il più possibile il numero dei bambini ospitati, con la prospettiva di trovare una soluzione per accogliere, a regime, anche i bambini attualmente in lista d’attesa». 

«A settembre - aggiungono gli assessori - l’attività è ripresa con una rimodulazione degli orari dei dipendenti, in modo da avere più personale nelle fasce con più bambini presenti. Va precisato che dare in appalto la gestione di due asili non significa aumento delle rette o cambio delle regole per l’inserimento: continueranno a valere tariffe e graduatorie comunali». 

Enzo Panelli

 

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