Angelico, questa è la svolta

Angelico, questa è la svolta
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La vittoria di Barcellona Pozzo di Gotto non è solo fondamentale per la classifica, è anche il definitivo salto di maturità per questa Angelico. Un successo fatto di tanti giocatori che hanno portato il loro mattoncino sfruttando un Mike Hall impeccabile nel costruire gioco. Basta scorrere il tabellino: Venuto 5, Infante, La Torre e Pierich 7, Banti 8, De Vico 13. Non si era mai vista tanta coralità fra gli italiani. Esattamente il contrario da parte della Briosa: Loubeau 21 punti, Lenzelle Smith 16 e poco altro. Scacciato lo spauracchio Centanni (che all’andata ne fece 29), Biella ha controllato a uomo i due americani concedendo loro 40 punti in due, ma non ha lasciato spazi per gli altri. Questo 77-64 vale doppio, visto che all’andata era finita 77-70 per La Briosa: ribaltati gli scontri diretti, Biella vola fuori dai playout, a +8 dalla retrocessione diretta.

 

La vittoria di Barcellona Pozzo di Gotto non è solo fondamentale per la classifica, è anche il definitivo salto di maturità per questa Angelico. Un successo fatto di tanti giocatori che hanno portato il loro mattoncino sfruttando un Mike Hall impeccabile nel costruire gioco. Basta scorrere il tabellino: Venuto 5, Infante, La Torre e Pierich 7, Banti 8, De Vico 13. Non si era mai vista tanta coralità fra gli italiani. Esattamente il contrario da parte della Briosa: Loubeau 21 punti, Lenzelle Smith 16 e poco altro. Scacciato lo spauracchio Centanni (che all’andata ne fece 29), Biella ha controllato a uomo i due americani concedendo loro 40 punti in due, ma non ha lasciato spazi per gli altri. Questo 77-64 vale doppio, visto che all’andata era finita 77-70 per La Briosa: ribaltati gli scontri diretti, Biella vola fuori dai playout, a +8 dalla retrocessione diretta.
Il piano partita ruotava attorno ad Hall, non a caso in campo per 40’. La Briosa, che schiera il lungo straniero nello spot di centro, poteva opporgli un quintetto alto con Capitanelli ala grande e uno basso con Migliori. 
Il numero 1 biellese è stato impeccabile nell’attaccare frontalmente il più alto e in post il più basso, a partire da queste situazioni di vantaggio Biella è riuscita sempre ad attaccare con continuità, senza pause, senza che Barcellona riuscisse a inceppare i suoi meccanismi.  Hall ha chiuso con 16 punti, 10 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate, miglior biellese in tutte queste statistiche. Tutti gli altri hanno sfruttato gli spazi per raccogliere buoni tiri, la fiducia delle tre vittorie consecutive ha fatto il resto: 48% dal campo.
Ferguson playmaker. Così Biella può sorvolare senza problemi su una giornata meno ispirata del solito di Ferguson. Complice il piano partita, complici i minuti in regia, “Jazz” chiude con la seconda peggior prestazione dall’arco (1/6) e per la seconda volta stagionale sotto i 15 punti (dopo Latina). Poco male, perché nonostante abbia le peggiori percentuali al tiro della squadra ha saputo trattare il pallone come un vero playmaker, trovando sempre la situazione di vantaggio. E quando la gara si è fatta più confusa, all’inizio dell’ultimo periodo, non ha mancato di regalare due canestri di classe: prima fa saltare Maccaferri, poi un palleggio arresto e tiro da manuale per il +12.
Classifica. Quattro vittorie di fila hanno stravolto la classifica. Se le altre tre vittorie era state rese meno dolci dai concomitanti successi delle rivali, quello di ieri è davvero un bel balzo in avanti. L’Angelico schizza a +6 dall’ultimo posto occupato da Barcellona, +8 contando gli scontri diretti. Tiene a -4 Omegna e supera Reggio Calabria e Roma. Ora è a 16 punti assieme a Rieti, fuori dalla zona playout. Aria fresca.
Matteo Lusiani

 

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