Inaugurata Milano Unica, a settembre emigra a Rho
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Milano. Inaugurata stamane al Portello di Fieramilanocity la XXII edizione di Milano Unica, il salone rappresentativo della produzione tessile made in Italy, questa volta focalizzato sulle collezioni per la primavera-estate 2017. Tra gli eventi clou della rassegna, la live performance di Gloria Gaynor stasera, martedì, alle 19 al MiCo di Fieramilanocity. Due le novità non di poco conto emerse dall’inaugurazione: il trasferimento della fiera nei padiglioni di Rho “per ragioni di spazio – ha spiegato il presidente di MU Ercole Botto Poala (nella foto) -, ma non solo, anche col senso di dare una svolta al salone che deve – ha aggiunto – diventare il punto di riferimento dell’eccellenza del tessile abbigliamento italiano e il cui concept avrà l’obiettivo di coinvolgere l’intera città di Milano con eventi collegati fuori salone”.
Al motto di “uniti per essere unici” Botto Poala non ha inoltre lasciato correre sul tema “della confusione delle date delle fiere” tra una preview di MU a luglio, che quest’anno sarà sempre al Portello, ma in futuro non si sa (il dibattito è aperto tra chi vorrebbe l’alleanza con Pitti a Firenze e chi no, sapendo che arriva la concorrenza di Parigi con Première Vision che ha annunciato una “Prima” anch’essa sempre a luglio in date anticipate rispetto a MU).
E, in un contesto di mercato turbolento, Ideabiella (segmento nobile di MU) registra dati molto positivi, mentre, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Sistema Moda Italia diffuse in mattinata, il fatturato della tessitura italiana dovrebbe flettere nel 2015 del 2,3%, scendendo a 7,8 miliardi di euro rispetto ai quasi 8 miliardi di euro messi a segno nel 2014. La bilancia commerciale del settore rimane tuttavia sui livelli dello scorso anno, con un attivo di circa 2,3 miliardi di euro, frutto del maggior calo delle importazioni (-2,6%) rispetto alle esportazioni (-2,4%), il cui valore è stato di oltre 4,3 miliardi di euro. Cina (+9,6%), Hong Kong (+8%) e Usa (+16%), con la loro crescita nel periodo gennaio-ottobre 2015, concorrono a portare in area positiva le esportazioni verso i Paesi extra Ue (+0,4%), che incidono per il 48% sul totale dell’export, a fronte di un calo quasi generalizzato dei flussi verso i 28 Paesi dell’Unione Europea. Le differenti tipologie di tessuto mostrano un andamento diverso sui mercati nei primi dieci mesi del 2015: il laniero mette a segno un +6,2% nel cardato e un +5,6% nel pettinato. Crescono del 4,9% pure i tessuti di lino. Mentre il tessuto cotoniero e a maglia arretrano entrambi del 7%. In decremento dell’1,4% sia i tessuti serici in fibre chimiche sia la pura seta. La fiera (370 espositori fra cui una quarantina di biellesi e cinque novaresi) chiuderà giovedì sera: appuntamento successivo a Shanghai.
Roberto Azzoni
Milano. Inaugurata stamane al Portello di Fieramilanocity la XXII edizione di Milano Unica, il salone rappresentativo della produzione tessile made in Italy, questa volta focalizzato sulle collezioni per la primavera-estate 2017. Tra gli eventi clou della rassegna, la live performance di Gloria Gaynor stasera, martedì, alle 19 al MiCo di Fieramilanocity. Due le novità non di poco conto emerse dall’inaugurazione: il trasferimento della fiera nei padiglioni di Rho “per ragioni di spazio – ha spiegato il presidente di MU Ercole Botto Poala (nella foto) -, ma non solo, anche col senso di dare una svolta al salone che deve – ha aggiunto – diventare il punto di riferimento dell’eccellenza del tessile abbigliamento italiano e il cui concept avrà l’obiettivo di coinvolgere l’intera città di Milano con eventi collegati fuori salone”.
Al motto di “uniti per essere unici” Botto Poala non ha inoltre lasciato correre sul tema “della confusione delle date delle fiere” tra una preview di MU a luglio, che quest’anno sarà sempre al Portello, ma in futuro non si sa (il dibattito è aperto tra chi vorrebbe l’alleanza con Pitti a Firenze e chi no, sapendo che arriva la concorrenza di Parigi con Première Vision che ha annunciato una “Prima” anch’essa sempre a luglio in date anticipate rispetto a MU).
E, in un contesto di mercato turbolento, Ideabiella (segmento nobile di MU) registra dati molto positivi, mentre, secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Sistema Moda Italia diffuse in mattinata, il fatturato della tessitura italiana dovrebbe flettere nel 2015 del 2,3%, scendendo a 7,8 miliardi di euro rispetto ai quasi 8 miliardi di euro messi a segno nel 2014. La bilancia commerciale del settore rimane tuttavia sui livelli dello scorso anno, con un attivo di circa 2,3 miliardi di euro, frutto del maggior calo delle importazioni (-2,6%) rispetto alle esportazioni (-2,4%), il cui valore è stato di oltre 4,3 miliardi di euro. Cina (+9,6%), Hong Kong (+8%) e Usa (+16%), con la loro crescita nel periodo gennaio-ottobre 2015, concorrono a portare in area positiva le esportazioni verso i Paesi extra Ue (+0,4%), che incidono per il 48% sul totale dell’export, a fronte di un calo quasi generalizzato dei flussi verso i 28 Paesi dell’Unione Europea. Le differenti tipologie di tessuto mostrano un andamento diverso sui mercati nei primi dieci mesi del 2015: il laniero mette a segno un +6,2% nel cardato e un +5,6% nel pettinato. Crescono del 4,9% pure i tessuti di lino. Mentre il tessuto cotoniero e a maglia arretrano entrambi del 7%. In decremento dell’1,4% sia i tessuti serici in fibre chimiche sia la pura seta. La fiera (370 espositori fra cui una quarantina di biellesi e cinque novaresi) chiuderà giovedì sera: appuntamento successivo a Shanghai.
Roberto Azzoni