Carabinieri

Tentato furto in casa e inseguimento da film a Cossato

Scatta l’allarme di un residente, i Carabinieri intercettano un’auto sospetta: un arresto e due persone ancora ricercate.

Tentato furto in casa e inseguimento da film a Cossato

A Cossato, nel tardo pomeriggio di sabato, un cittadino ha notato due persone incappucciate aggirarsi davanti alla sua abitazione e tentare di entrare. I due, scoperti, sono fuggiti velocemente a bordo di un piccolo SUV, abbastanza in fretta da convincere l’uomo a chiamare i Carabinieri.

Le ricerche sul territorio

La Centrale Operativa di Biella ha diramato l’allerta alle pattuglie in zona, predisponendo controlli lungo le vie di fuga più plausibili. Per quasi un’ora non è emerso nulla, poi una Nissan Juke grigia, molto simile a quella segnalata, è stata individuata sulla SP313.

Forzano il posto di blocco dei militari

I militari hanno imposto l’alt. Sembrava che il conducente volesse fermarsi, ma la frenata è durata poco: l’auto ha ripreso velocità e ha superato il posto di controllo, costringendo uno dei carabinieri a scansarsi rapidamente.

Il breve inseguimento

È partito un inseguimento a cui si sono aggiunte altre pattuglie. La Juke ha tentato di allontanarsi con manovre rischiose, mettendo in difficoltà chi transitava sulla provinciale. Dopo circa un chilometro, il SUV si è finalmente arrestato e i tre a bordo sono scesi cercando riparo nella boscaglia.

Un arresto, due in fuga

Due di loro sono riusciti a sparire nel verde. Il conducente, invece, è stato raggiunto e immobilizzato. Nella vettura i militari hanno trovato alcuni oggetti di cui il giovane non ha saputo spiegare la provenienza, un dettaglio che non esclude un legame con possibili tentativi di furto.

Accertamenti sul veicolo

La Juke è risultata ricercata: era stata noleggiata settimane prima e mai riconsegnata, circostanza già segnalata dalla società proprietaria.

Procedimento in corso

Il conducente, uno straniero di 22 anni senza fissa dimora, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato in carcere su disposizione del Pubblico Ministero. Le indagini proseguono, sia per chiarire la sua posizione, sia per individuare i due fuggitivi.
Come previsto dalla legge, tutti gli indagati devono essere considerati innocenti fino a eventuale condanna definitiva.