La storia

«Mi sbucò davanti all’improvviso, poi partì la sparatoria: ecco come fermammo Diabolik»

La caccia nei boschi di Gaglianico: l’ex carabiniere Gerardo Aldi racconta l’ultimo atto del rapinatore in nero.

«Mi sbucò davanti all’improvviso, poi partì la sparatoria: ecco come fermammo Diabolik»
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«Era sbucato dal nulla, davanti a me. In quel momento ho capito che non ci sarebbe stata trattativa». Gerardo Aldi, oggi 74 anni, ex carabiniere del Nucleo investigativo di Vercelli originario della Campania, ricorda perfettamente le ore trascorse nel bosco di Gaglianico il 29 maggio del 1976, quando il famigerato Franco Rapisarda, soprannominato “Diabolik” (nella foto di copertina), fu ucciso in uno scontro a fuoco con i carabinieri. Ricorda ancora meglio, come se il tempo non fosse mai passato, quei pochi istanti in cui se lo trovò davanti (Aldi fu il primo a vederlo) e fu costretto a usare la pistola per difendersi, e quelli successivi quando, una volta ferito e caduto a terra, udì i suoi colleghi proseguire la sparatoria ormai lanciata e, infine, i colpi del mitra che definitivamente fermato Diabolik

Gerardo Aldi all'epoca 1976
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Il carabiniere Gerardo Aldi in una foto della metà degli anni '70

Gerardo Aldi oggi 2025
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Gerardo Aldi, oggi in pensione, 74 anni

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