Morte Rocco Marotta, Carmine Manzo condannato a un anno
Per il giudice fu eccesso colposo di legittima difesa. La figlia Giulia ha confermato la sua versione: “Gli dissi di non fermarsi".

È arrivata nel primo pomeriggio la sentenza del processo a Carmine Manzo, imputato per la morte di Rocco Marotta, il 44enne chiavazzese travolto nell’agosto 2024 dalla Bmw guidata dal giovane, allora 26 anni. Il giudice ha riconosciuto l’eccesso colposo di legittima difesa, e ha condannato Carmine Manzo a un anno di reclusione, con pena sospesa. Si tratta del primo grado di giudizio.
Morte Marotta, Carmine Manzo condannato a un anno
La decisione è arrivata dopo che in mattinata era stata riconvocata in aula Giulia Marotta, figlia della vittima e fidanzata dell’imputato, condotta in tribunale con accompagnamento coatto, come disposto nella precedente udienza. La ragazza, assistita dall’avvocato Antonio Morra, ha confermato integralmente la sua testimonianza del 2 luglio, fornendo una versione a difesa del fidanzato. In particolare, ha raccontato che il padre si era lanciato sul cofano dell’auto e che, in quel momento, lei stessa aveva detto a Manzo di “non fermarsi”.
Da 4 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale a uno per eccesso colposo di legittima difesa
Durante la seconda udienza, il pubblico ministero Dario Bernardeschi aveva chiesto una condanna a 4 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale, mentre le parti civili, rappresentate dagli avvocati Alessandra Guarini, Maurizio Riverditi e Rosa Rita Giampetruzzi, avevano sostenuto l’ipotesi di omicidio volontario, già ipotizzata dalla Procura nella fase iniziale delle indagini.