Ancora tensioni al pronto soccorso: paziente agitato calmato dai Carabinieri
All’arrivo dei militari la situazione era già parzialmente rientrata. È il terzo intervento in poche settimane.

Nuovo episodio di escandescenza in pronto soccorso nel Biellese. Questa volta è stato l'intervento dei Carabinieri a calmare la situazione venuta a crearsi ieri all’ospedale di Ponderano dove un uomo di 24 anni, innervosito dopo una discussione telefonica con la fidanzata, ha reso difficoltoso il lavoro del personale sanitario.
L'intervento dei Carabinieri
All’arrivo dei militari, la situazione era già parzialmente rientrata: il paziente si era calmato e aveva accettato di seguire la terapia prevista. Fortunatamente, non si sono verificati atti di violenza né lesioni a persone.
Un problema sempre più ricorrente: due episodi recenti
Il caso di Ponderano si inserisce in un quadro preoccupante di episodi di tensione e aggressività all’interno dei pronto soccorso biellesi. Lo scorso 2 giugno, al pronto soccorso dell’ospedale di Biella, un uomo in evidente stato di ebbrezza ha dato in escandescenze dopo aver perso il proprio turno in triage. L’uomo, 49 anni e già noto alle forze dell’ordine, si era momentaneamente allontanato dalla sala d’attesa. Al suo ritorno, trovata compromessa la priorità d’accesso, ha reagito con urla e minacce, creando scompiglio tra pazienti e personale. Dopo l’intervento dei Carabinieri e del servizio di sicurezza, è stato riammesso al triage e ha trascorso la notte in osservazione.
Ancora più grave quanto accaduto pochi giorni prima, nella notte del 29 maggio, sempre all’ospedale di Biella. Un uomo di circa 50 anni, straniero ma residente regolarmente in Italia, è stato arrestato dopo aver aggredito un infermiere che stava cercando di prestargli soccorso. Il paziente, in stato di alterazione dovuta all’abuso di alcol, ha colpito con calci e pugni il sanitario, provocandogli una distorsione al polso. In quel caso è stato necessario l’intervento della Polizia, che ha arrestato l’uomo in flagranza di reato.
Un fenomeno in crescita
Gli episodi di violenza contro il personale sanitario stanno diventando sempre più frequenti, tanto da aver spinto il legislatore a inasprire le pene per chi aggredisce medici e infermieri. Un recente decreto prevede l’arresto obbligatorio in caso di aggressione e sanzioni penali più severe.