Lavoro, il mercato corregge la rotta
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BIELLA - Migliora, nel 2015, la situazione del mercato del lavoro in Piemonte, anche se non in modo omogeneo e talune realtà provinciali, come Biella, scontano ancora una situazione di debolezza. I dati relativi al 2015, resi noti dall’Istat, evidenziano infatti, per il Piemonte, un aumento di 26 mila occupati e una flessione di 21 mila disoccupati, stimati nell’ultimo anno in 205 mila unità.
Le notizie positive arrivano soprattutto dal fronte disoccupazione. A livello regionale il tasso di disoccupazione è passato dall’11,3% del 2014 al 10,2% del 2015. Un calo che si rivela generalizzato nelle province piemontesi. A Biella, infatti, si passa dal 10,4% del 2014 al 9,3% del 2015. Particolare importanza assume il tasso di disoccupazione femminile biellese: in questo caso, si è passati dall’11,2% del 2014 al 9,1% del 2015, con un calo più vistoso di quello subito dal tasso di disoccupazione maschile passato dal 9,7% del 2014 al 9,4% dell’anno scorso. Tasso di disoccupazione in discesa anche a Novara (da 11,3% del 2014 a 9,1% del 2015), a Vercelli (da 11,1% a 9,6%) e nel Vco (da 7,3% a 5,8%). Anche questo tasso, guardato per fascia di età, vede situazioni eterogenee. La disoccupazione giovanile (quella dei 15-24enni), per esempio, a Biella è stata pari al 27,3%, un tasso migliore di quello fatto registrare a Vercelli (37,1%) e a Novara (42,8%) ma ben più alto del 15,8% del Vco che si attesta al secondo posto in Italia per il miglior tasso di disoccupazione giovanile. «Il quadro che emerge dai dati Istat - commenta l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - è comunque largamente positivo. La performance del Piemonte è la migliore del Nord Italia, anche se il divario significativo che ci contraddistingue dall'inizio della recessione nei confronti delle altre regioni settentrionali permane».
Giovanni Orso
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 14 marzo 2016
BIELLA - Migliora, nel 2015, la situazione del mercato del lavoro in Piemonte, anche se non in modo omogeneo e talune realtà provinciali, come Biella, scontano ancora una situazione di debolezza. I dati relativi al 2015, resi noti dall’Istat, evidenziano infatti, per il Piemonte, un aumento di 26 mila occupati e una flessione di 21 mila disoccupati, stimati nell’ultimo anno in 205 mila unità.
Le notizie positive arrivano soprattutto dal fronte disoccupazione. A livello regionale il tasso di disoccupazione è passato dall’11,3% del 2014 al 10,2% del 2015. Un calo che si rivela generalizzato nelle province piemontesi. A Biella, infatti, si passa dal 10,4% del 2014 al 9,3% del 2015. Particolare importanza assume il tasso di disoccupazione femminile biellese: in questo caso, si è passati dall’11,2% del 2014 al 9,1% del 2015, con un calo più vistoso di quello subito dal tasso di disoccupazione maschile passato dal 9,7% del 2014 al 9,4% dell’anno scorso. Tasso di disoccupazione in discesa anche a Novara (da 11,3% del 2014 a 9,1% del 2015), a Vercelli (da 11,1% a 9,6%) e nel Vco (da 7,3% a 5,8%). Anche questo tasso, guardato per fascia di età, vede situazioni eterogenee. La disoccupazione giovanile (quella dei 15-24enni), per esempio, a Biella è stata pari al 27,3%, un tasso migliore di quello fatto registrare a Vercelli (37,1%) e a Novara (42,8%) ma ben più alto del 15,8% del Vco che si attesta al secondo posto in Italia per il miglior tasso di disoccupazione giovanile. «Il quadro che emerge dai dati Istat - commenta l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - è comunque largamente positivo. La performance del Piemonte è la migliore del Nord Italia, anche se il divario significativo che ci contraddistingue dall'inizio della recessione nei confronti delle altre regioni settentrionali permane».
Giovanni Orso
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 14 marzo 2016