Il racconto di una coppia

Minacciati col coltello in pieno giorno in un parcheggio pubblico

Tre giovani sarebbero stati sorpresi mentre provavano a scassinare un’auto, uno di questi avrebbe sfoderato un coltello. Sui fatti indagano i Carabinieri.

Minacciati col coltello in pieno giorno in un parcheggio pubblico
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Attimi di vera paura nella mattinata di ieri, intorno alle 10, nel parcheggio coperto pubblico di via dei Conciatori di fronte al civico 28 (in foto). Una tranquilla domenica si è trasformata in un incubo per una coppia di biellesi, marito e moglie. Secondo il loro racconto, si sarebbero trovati faccia a faccia con tre giovani che stavano tentando di forzare la loro auto.

L'avviso riguardo al tentativo di furto dell'auto

«Ci hanno avvisati dei vicini di casa che avevano notato degli individui sospetti nel parcheggio - raccontano i proprietari dell’auto - siamo andati a controllare ed effettivamente c’erano tre ragazzi, probabilmente sui vent’anni, crediamo nordafricani. Non sembravano affatto essere a Biella per partecipare all’Adunata degli Alpini in corso».

Minacciati col coltello in pieno giorno

Secondo il racconto, i tre sarebbero stati intenti a forzare la portiera della vettura della coppia, forse per rubare oggetti al suo interno o il veicolo stesso: non ne hanno però avuto il tempo. All’arrivo dei proprietari due giovani si sarebbero dati immediatamente alla fuga. Il terzo, invece, avrebbe affrontato l’uomo, estraendo un coltello: «Sembrava uno strumento utilizzato in macelleria, sarà stato lungo 50 centimetri - racconta la donna a Eco di Biella - minacciava mio marito, che ha reagito per difendersi riuscendo a scansare la lama e a colpire il ragazzo con un pugno al volto».

La fuga del terzo ragazzo

L’aggressore si sarebbe poi allontanato dal luogo del tentato furto. La coppia, ancora sotto shock, si è rivolta ai Carabinieri, che ora stanno effettuando degli accertamenti per verificare la dinamica dei fatti. Stando a quanto riportato dalla coppia, molte delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona sarebbero rotte o non funzionanti. I militari stanno verificando se qualche telecamera abbia comunque ripreso la scena.

Gianmaria Laurent Jacazio