Chiama il 112 per l'appropriazione indebita di un’auto: scoppia una bolla con più società coinvolte in un intreccio di subaffitti
Al momento la situazione resta in una fase di stallo, in attesa di eventuali sviluppi giudiziari.

Un’autovettura di grossa cilindrata è finita al centro di una vicenda intricata di appropriazione indebita, con protagoniste diverse società e una querela già presentata ma senza provvedimenti giudiziari attivi al momento.
Il controllo e la conferma dei Carabinieri dell'appropriazione indebita dell'auto
Il caso è emerso quando un incaricato di una società investigativa, operante nel recupero di veicoli, ha rinvenuto l’automobile parcheggiata nel territorio comunale. Dopo un controllo in banca dati effettuato dai militari dell'Arma, è stato confermato che il mezzo risultava denunciato per appropriazione indebita presso la stazione dei Carabinieri di Candelo.
Sul posto operatore e militari
Sul posto sono intervenuti i militari e chi aveva fatto la segnalazione, un uomo di 56 anni dipendente della società che si occupa del recupero del veicolo. L’automobile era nella disponibilità di un altro uomo di 41 anni.
Una catena di subaffitti poco chiara
Secondo quanto ricostruito, l’auto sarebbe passata attraverso una serie di subaffitti tra società diverse. Tuttavia, l’ultima società utilizzatrice non avrebbe avuto titolo legittimo per detenere il mezzo. Da qui la denuncia per appropriazione indebita, formalizzata verso la fine di aprile.
Nessun provvedimento, auto ancora all’utilizzatore
Ad oggi, però, l’autorità giudiziaria non ha emesso alcun provvedimento a riguardo. Di conseguenza, l’automobile resta momentaneamente nella disponibilità dell’utilizzatore attuale, non essendo state accertate responsabilità dirette o dolo.
Parti informate dei diritti legali
Le parti coinvolte sono state informate della possibilità di agire in sede legale, ma al momento la situazione resta in una fase di stallo, in attesa di eventuali sviluppi giudiziari.