Centri estivi 2016, domande dal 18 aprile

Centri estivi 2016, domande dal 18 aprile
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BIELLA - Potranno essere presentate a partire dal 18 aprile le domande di iscrizione ai centri estivi del 2016. Lo ha stabilito la giunta in una delibera in cui fissa termini e condizioni del servizio e le quattro sedi in cui si svolgerà, due scuole dell'infanzia (Pavignano e Cerruti) e due primarie (Pavignano e Villaggio La Marmora). Il termine ultimo per le domande è fissato al 6 maggio. Come di consueto le domande saranno poi ordinate in una graduatoria per disciplinare le iscrizioni in caso le richieste siano superiori ai posti disponibili. I criteri per i punteggi, pubblicati dalla delibera, vanno dall'avere entrambi i genitori impegnati al lavoro (requisito che vale 10 punti), fino ad avere un solo genitore in famiglia (6 punti) o la madre in gravidanza (3 punti).

Ecco l'intero elenco dei criteri: presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 0 a 3 anni, punti 3; presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 3 a 5 anni (escluso quello per cui si fa domanda per i centri estivi infanzia) punti 2; presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 6 fino a 11 anni (escluso quello per cui si fa domanda per i centri estivi primaria), punti 1; minore per cui si fa domanda al centro estivo diversamente abile, punti 15; minore in affido, punti 10; minore inserito in comunità, punti 10; madre in gravidanza, punti 3; invalidità civile maggiore o uguale al 75% del genitore/fratello, punti 8; unico genitore presente in famiglia, punti 6; entrambi i genitori che lavorano, punti 10; genitore/studente con obbligo di frequenza corsi, punti 2; distanza chilometrica dalla sede abitativa al luogo di lavoro compresa tra 20 km a 50 km, punti 0,5; distanza chilometrica dalla sede abitativa al luogo di lavoro superiore a 50 km, punti 1; lavoro notturno, punti 0,5; domande di minori supportate da relazione dell’Assistente Sociale del Comune di Biella, punti 6.

Da quest'anno l'appalto non è più annuale ma biennale, con la formula “1+1” che impone una verifica prima del rinnovo automatico per il secondo anno. «È un modo - spiega l'assessore all'istruzione Teresa Barresi - per tenere meglio sotto controllo la qualità del servizio stesso». Rispetto all'anno scorso è calato il numero massimo di iscritti, fissato a 180. «Ma gli uffici lo hanno basato perché fosse in linea con le iscrizioni degli anni passati - spiega Teresa Barresi - Il massimo è comunque superiore al numero totale dei partecipanti dell'anno scorso».

Negli ultimi tre anni il calo è stato costante, di circa 20 iscritti l'anno fino ai 171 del 2015. Nel 2016 si riduce anche una sede, quattro anziché cinque. Resterà chiuso il Thes, dove l'anno scorso c'era il minor numero di bambini. «Ci premeva avere la possibilità di garantire un maggior controllo sull'attività - chiude l'assessore - Inoltre stiamo pensando a un tema da assegnare e su cui l'attività dei centri estivi dovrà vertere: mi piacerebbero attività basate sul benessere in generale, che promuovano sana alimentazione e attività sportiva. Questa delibera inoltre riguarda il servizio offerto direttamente dal Comune, ma ricordiamo che non è il solo a disposizione in città per il periodo estivo. Il Comune eroga contributi ad altri enti che svolgono questo servizio, estendendo di fatto il numero di famiglie supportate».

BIELLA - Potranno essere presentate a partire dal 18 aprile le domande di iscrizione ai centri estivi del 2016. Lo ha stabilito la giunta in una delibera in cui fissa termini e condizioni del servizio e le quattro sedi in cui si svolgerà, due scuole dell'infanzia (Pavignano e Cerruti) e due primarie (Pavignano e Villaggio La Marmora). Il termine ultimo per le domande è fissato al 6 maggio. Come di consueto le domande saranno poi ordinate in una graduatoria per disciplinare le iscrizioni in caso le richieste siano superiori ai posti disponibili. I criteri per i punteggi, pubblicati dalla delibera, vanno dall'avere entrambi i genitori impegnati al lavoro (requisito che vale 10 punti), fino ad avere un solo genitore in famiglia (6 punti) o la madre in gravidanza (3 punti).

Ecco l'intero elenco dei criteri: presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 0 a 3 anni, punti 3; presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 3 a 5 anni (escluso quello per cui si fa domanda per i centri estivi infanzia) punti 2; presenza di figli all’interno del nucleo familiare di età compresa da 6 fino a 11 anni (escluso quello per cui si fa domanda per i centri estivi primaria), punti 1; minore per cui si fa domanda al centro estivo diversamente abile, punti 15; minore in affido, punti 10; minore inserito in comunità, punti 10; madre in gravidanza, punti 3; invalidità civile maggiore o uguale al 75% del genitore/fratello, punti 8; unico genitore presente in famiglia, punti 6; entrambi i genitori che lavorano, punti 10; genitore/studente con obbligo di frequenza corsi, punti 2; distanza chilometrica dalla sede abitativa al luogo di lavoro compresa tra 20 km a 50 km, punti 0,5; distanza chilometrica dalla sede abitativa al luogo di lavoro superiore a 50 km, punti 1; lavoro notturno, punti 0,5; domande di minori supportate da relazione dell’Assistente Sociale del Comune di Biella, punti 6.

Da quest'anno l'appalto non è più annuale ma biennale, con la formula “1+1” che impone una verifica prima del rinnovo automatico per il secondo anno. «È un modo - spiega l'assessore all'istruzione Teresa Barresi - per tenere meglio sotto controllo la qualità del servizio stesso». Rispetto all'anno scorso è calato il numero massimo di iscritti, fissato a 180. «Ma gli uffici lo hanno basato perché fosse in linea con le iscrizioni degli anni passati - spiega Teresa Barresi - Il massimo è comunque superiore al numero totale dei partecipanti dell'anno scorso».

Negli ultimi tre anni il calo è stato costante, di circa 20 iscritti l'anno fino ai 171 del 2015. Nel 2016 si riduce anche una sede, quattro anziché cinque. Resterà chiuso il Thes, dove l'anno scorso c'era il minor numero di bambini. «Ci premeva avere la possibilità di garantire un maggior controllo sull'attività - chiude l'assessore - Inoltre stiamo pensando a un tema da assegnare e su cui l'attività dei centri estivi dovrà vertere: mi piacerebbero attività basate sul benessere in generale, che promuovano sana alimentazione e attività sportiva. Questa delibera inoltre riguarda il servizio offerto direttamente dal Comune, ma ricordiamo che non è il solo a disposizione in città per il periodo estivo. Il Comune eroga contributi ad altri enti che svolgono questo servizio, estendendo di fatto il numero di famiglie supportate».

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