Cronaca

Arrestati per truffa aggravata e condannati per direttissima a 8 mesi di reclusione

I gioielli sono stati recuperati e riconsegnati alla donna truffata, un'anziana signora che abita a Chiavazza.

Arrestati per truffa aggravata e condannati per direttissima a 8 mesi di reclusione
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Non si ferma la lotta alle truffe ai danni di persone anziane e vulnerabili. Nella giornata di ieri, giovedì 30 gennaio, l'attività condotta dai poliziotti della Squadra Mobile ha portato all'arresto di due giovani, autori di una truffa commessa poco prima.

I fatti: osservazione e pedinamento

La scorsa mattina, il personale della Squadra Mobile impegnato nel monitoraggio delle aree cittadine più a rischio, nei pressi del parcheggio tra via Fratelli Rosselli e via Delleani ha notato un’autovettura con a bordo due uomini che si guardavano attorno con fare sospetto.
E' stato quindi dato avvio a un servizio di osservazione e pedinamento del mezzo, che si spostava verso Chiavazza, per fermarsi nei pressi di una villetta.

A quel punto il passeggero è sceso ed è entrato all’interno dello stabile, per poi uscire dopo circa un paio di minuti e risalire sull’auto, che si è allontanata velocemente, imboccando anche contromano una rotonda per cercare di garantirsi la fuga.

I gioielli riconsegnati alla vittima della truffa

La pattuglia inseguitrice è comunque riuscita a procedere al blocco del mezzo, a bordo del quale vi erano due giovani che sono risultati in possesso di numerosi monili in oro.

Da immediati accertamenti, è emerso che si trattava dei gioielli sottratti poco prima a una donna residente nella villetta di Chiavazza e, previo riconoscimento, sono stati immediatamente riconsegnati all’anziana vittima.

Una truffa tanto semplice quanto crudele

Quasi uguale il modus operandi della cosiddetta "truffa del carabiniere", che è tanto semplice quanto crudele.

I criminali contattano telefonicamente le vittime, fingendosi agenti delle Forze dell'Ordine e inventando un'emergenza familiare, ad esempio il coinvolgimento di un figlio in un grave incidente stradale.

Il panico, la confusione e la forte tensione emotiva generati dalla finta emergenza spingono gli anziani a consegnare denaro o gioielli per "evitare l'arresto" del loro caro.

L'accusa è di truffa aggravata

I due soggetti fermati, giovani poco più che ventenni provenienti da Napoli, sono stati quindi tratti in arresto per il reato di concorso in truffa aggravata.

Condanna a 8 mesi di reclusione

In data odierna l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e si è proceduto con il processo per direttissima, che si è concluso con una condanna a 8 mesi di reclusione.

La locale Divisione Polizia Anticrimine ha inoltre emesso nei loro confronti il "foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Biella".

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