Fondo Edo Tempia

Oltre mille euro per l'arteterapia dalla mostra di Teodolinda Caorlin

La mostra è rimasta aperta dal 26 ottobre al 22 dicembre ed è stata curata da Dina Pierallini ed Elena Bermond des Ambrois.

Oltre mille euro per l'arteterapia dalla mostra di Teodolinda Caorlin
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Con la consegna dell’opera assegnata in un’asta “al buio” con fini benefici, si è chiuso con un bilancio estremamente positivo l’evento legato alla mostra “Trame di vita, l’arte tessile di Teodolinda Caorlin” alla Fondazione Sella: lo è stato per arte e cultura, dato il gran numero di persone che hanno guardato da vicino le opere di “arte tessile” esposte nei saloni del Lanificio Maurizio Sella di via Corradino Sella fino a dicembre.

mostra di Teodolinda Caorlin
Foto 1 di 2

Consegna opera dopo asta

mostra di Teodolinda Caorlin
Foto 2 di 2

Apertura urne con offerte

Solidarietà da Teodolinda Caorlin

Lo è stato anche per la solidarietà: Teodolinda Caorlin ha concesso che si aprisse un’asta per donarne il ricavato al Fondo Edo Tempia e, in particolare, ai suoi progetti di arteterapia. Lunedì un’opera è stata consegnata all’anonimo benefattore che ha scritto in una busta chiusa, lasciata nelle urne collocate nella sede della mostra, la più alta delle offerte pervenute. Insieme alle donazioni spontanee raccolte durante l’apertura dell’esposizione, i proventi hanno superato i 1000 euro.

1000 euro dalla mostra di Teodolinda Caorlin

Alla consegna Angelica Sella, presidente della Fondazione Sella, ha rappresentato anche la Fondazione Tempia, di cui è consigliera, portando la gratitudine per il gesto che ha consentito di sostenere uno dei progetti di cui beneficiano i malati di tumore e i loro familiari: l’arteterapia è a disposizione gratuitamente di adulti e bambini, con lo scopo di offrire uno spazio protetto in cui liberare le proprie emozioni, comprese quelle negative.

Il linguaggio dell’arte come modo di tirar fuori ansie e paure

«Durante l’attività» spiega l’arteterapeuta del Fondo Giovanna Pepe Diaz «si possono far uscire le cose più sgradevoli e faticose che più pesano e che sono difficili da esprimere. Il linguaggio dell’arte consente di farlo, tirando fuori anche le ansie e le paure, emozioni che fanno parte del percorso della malattia oncologica». Pepe Diaz ha anche guidato, nel contesto della mostra, due laboratori aperti al pubblico, dimostrazione pratica del suo lavoro quotidiano, a cui hanno partecipato otto persone. La mostra è rimasta aperta dal 26 ottobre al 22 dicembre ed è stata curata da Dina Pierallini ed Elena Bermond des Ambrois.

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