Più poteri ai sindaci contro i ladri

Più poteri ai sindaci contro i ladri
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I comuni della Bassa vercellese si sono compattati per arginare il dilagare dei furti. Hanno chiesto l’intervento di Prefettura e Governo. Quelli del Basso Biellese ci stanno pensando: qualcuno lo vorrebbe, altri sostengono che la situazione, da noi, è meno grave che in altre zone del Piemonte. Intanto la questione della sicurezza, del dilagare dei furti in casa e delle truffe ai danni delle persone anziane, resta argomento primario in ogni comune e anche in seno all’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) che ieri si è ritrovata nell’ufficio di presidenza regionale. Per il Biellese era presente Emanuele Ramella Pralungo, sindaco di Occhieppo Superiore nonché presidente della Provincia. Tra gli argomenti trattati, si è parlato anche di sicurezza del territorio e dei cittadini. Tema di scottante attualità, come testimoniano i fatti di cronaca degli ultimi giorni. La sicurezza è stata al centro anche di due incontri pubblici che si sono svolti martedì e ieri a Cirié e a Orbassano.

Un doppio appuntamento che è arrivato dopo la pubblicazione dei dati Istat riguardanti l’aumento dei fatti criminosi, con particolare riguardo, in Piemonte, ai reati contro il patrimonio (furti, truffe e via discorrendo appunto). Si è parlato, in particolare, del disegno di legge contenente “Norme per la sicurezza urbana, per la legalità e la sicurezza dei territori”.

Sugli strumenti di cui i sindaci avrebbero bisogno per contrastare ogni forma di irregolarità e illegalità, non si è giunti a una vera conclusione. Tutti hanno però chiesto un nuovo provvedimento sulla sicurezza urbana che amplia i poteri e gli strumenti a disposizione dei Sindaci. 

«Nel frattempo – ha spiegato il presidente di Anci Piemonte e sindaco di Novara, Andrea Ballarè – contatteremo le prefetture del territorio per fare il punto sui provvedimenti in materia di sicurezza adottati nelle varie province. Una volta acquisite le informazioni utili, vorremmo preparare linee d’azione comuni che, partendo dalle buone pratiche dei singoli, possano dar vita a progetti condivisi che sottoporremo senz’altro alla Regione, chiedendo attenzione e sostegno economico. Oggi più che mai, di fronte all’incalzare dei fatti di cronaca, ci rendiamo conto di quanto sia importante unirsi e far rete per trovare soluzione ai problemi di tutti i giorni».

V.ca.

I comuni della Bassa vercellese si sono compattati per arginare il dilagare dei furti. Hanno chiesto l’intervento di Prefettura e Governo. Quelli del Basso Biellese ci stanno pensando: qualcuno lo vorrebbe, altri sostengono che la situazione, da noi, è meno grave che in altre zone del Piemonte. Intanto la questione della sicurezza, del dilagare dei furti in casa e delle truffe ai danni delle persone anziane, resta argomento primario in ogni comune e anche in seno all’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) che ieri si è ritrovata nell’ufficio di presidenza regionale. Per il Biellese era presente Emanuele Ramella Pralungo, sindaco di Occhieppo Superiore nonché presidente della Provincia. Tra gli argomenti trattati, si è parlato anche di sicurezza del territorio e dei cittadini. Tema di scottante attualità, come testimoniano i fatti di cronaca degli ultimi giorni. La sicurezza è stata al centro anche di due incontri pubblici che si sono svolti martedì e ieri a Cirié e a Orbassano.

Un doppio appuntamento che è arrivato dopo la pubblicazione dei dati Istat riguardanti l’aumento dei fatti criminosi, con particolare riguardo, in Piemonte, ai reati contro il patrimonio (furti, truffe e via discorrendo appunto). Si è parlato, in particolare, del disegno di legge contenente “Norme per la sicurezza urbana, per la legalità e la sicurezza dei territori”.

Sugli strumenti di cui i sindaci avrebbero bisogno per contrastare ogni forma di irregolarità e illegalità, non si è giunti a una vera conclusione. Tutti hanno però chiesto un nuovo provvedimento sulla sicurezza urbana che amplia i poteri e gli strumenti a disposizione dei Sindaci. 

«Nel frattempo – ha spiegato il presidente di Anci Piemonte e sindaco di Novara, Andrea Ballarè – contatteremo le prefetture del territorio per fare il punto sui provvedimenti in materia di sicurezza adottati nelle varie province. Una volta acquisite le informazioni utili, vorremmo preparare linee d’azione comuni che, partendo dalle buone pratiche dei singoli, possano dar vita a progetti condivisi che sottoporremo senz’altro alla Regione, chiedendo attenzione e sostegno economico. Oggi più che mai, di fronte all’incalzare dei fatti di cronaca, ci rendiamo conto di quanto sia importante unirsi e far rete per trovare soluzione ai problemi di tutti i giorni».

V.ca.

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