Impresa edile cinese multata con 64mila euro. Due lavoratori connazionali in nero in condizioni degradanti
Blitz dei carabinieri in un cantiere del Biellese. L'impresa gestita da una donna cinese
I Carabinieri dell'Ispettorato del lavoro di Biella, con l'ausilio dei colleghi di Andorno Micca, hanno denunciato una cittadina cinese per lo sfruttamento di due lavoratori connazionali, che operavano nell'attività in nero. La scoperta è avvenuta a seguito di un controllo di un cantiere edile situato in un non meglio precisato comune della Provincia di Biella.
Lavoratori in nero, uno privo del permesso di soggiorno
Uno dei due cinesi identificati era anche privo di un regolare permesso di soggiorno. "Aui due lavoratori erano state reiteratamente corrisposte retribuzioni palesemente difformi dai contratti collettivi nazionali di riferimento - sottolineano dall'Arma - e comunque sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato con reiterate violazioni della normativa relativa all'orario di lavoro, ai periodi di riposo e ai diritti garantiti".
I due operai alloggiavano direttamente nel cantiere
Secondo gli investigatori dell'Arma l'imprenditrice cinese violava anche le norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, sottoponendo i due "dipendenti" a metodi di sorveglianza e situazioni alloggiative degradanti. "Il malcapitati - spiegano dal Comando provinciale dei Carabinieri - dormivano e alloggiavano nell'area di cantiere, non idonea riguardo ai requisiti di igiene e sicurezza. Questo approfittando dello stato di bisogno".
Multa record da 64mila euro all'imprenditrice cinese
Nei confronti dell'impresa è stato adottato quindi un provvedimento di sospensione dell'attività "per le gravi violazioni in materia di sicurezza e lavoro nero e sono state applicate sanzioni amministrative e ammende per un importo superiore ai 64mila euro".
"L'attività di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e le verifiche per l'osservanza della normativa sulla sicurezza e salute continuerà da parte dei militari specializzati" conclude la nota dell'Arma di Biella. .