Padre, madre e due figli annegati: imprenditrice a processo
Si è aperto giovedì mattina in tribunale a Tempio Pausania, in provincia di Olbia, il processo per la morte della famiglia italo-brasiliana che, durante l’alluvione del novembre 2013, era rimasta intrappolata in un seminterrato di Arzachena, trasformato in abitazione. Sul banco degli imputati c’è una biellese, l’imprenditrice Nicolina Brunetta Poggianti, 70 anni. Deve rispondere del reato di omicidio colposo plurimo aggravato: secondo l’accusa la donna aveva ceduto, gratuitamente il seminterrato che però non era agibile. Durante l’alluvione erano morti Isael Passoni, la moglie Cleide Mara Rodrigues, entrambi di 42 anni, e i loro due figli, Weriston Isael e Laine Kellen, rispettivamente di 20 e 16 anni. Una tragedia senza precedenti.
Leggi di più sull'Eco di Biella di sabato 9 aprile 2016
Si è aperto giovedì mattina in tribunale a Tempio Pausania, in provincia di Olbia, il processo per la morte della famiglia italo-brasiliana che, durante l’alluvione del novembre 2013, era rimasta intrappolata in un seminterrato di Arzachena, trasformato in abitazione. Sul banco degli imputati c’è una biellese, l’imprenditrice Nicolina Brunetta Poggianti, 70 anni. Deve rispondere del reato di omicidio colposo plurimo aggravato: secondo l’accusa la donna aveva ceduto, gratuitamente il seminterrato che però non era agibile. Durante l’alluvione erano morti Isael Passoni, la moglie Cleide Mara Rodrigues, entrambi di 42 anni, e i loro due figli, Weriston Isael e Laine Kellen, rispettivamente di 20 e 16 anni. Una tragedia senza precedenti.
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