Prescritta truffa da 880mila euro: salvi l'ex bancario e i due complici
Scommettevano su eventi sportivi con i soldi dei clienti, ai quali garantivano si trattassero di "investimenti sicuri".
Sono stati salvati per il rotto della cuffia grazie alla prescrizione. Questo è l’esito di un episodio che le vittime ricorderanno fin troppo bene, raggiunto nei giorni scorsi dopo oltre tredici anni da quando venne escogitata una truffa che costò a diversi cittadini biellesi quasi un milione di euro.
I responsabili
A farla franca sono stati tre uomini, imputati per aver raggirato e convinto circa una decina di persone a investire parte del loro patrimonio in operazioni finanziarie “sicure”, quando invece si trattava di scommesse sportive ad altissimo rischio. Si tratta di Stefano Tavano, ex dipendente e direttore di una filiale della Biverbanca ora 53enne, Massimo Rizzoglio, già consulente finanziario di due anni più vecchio, e Fabrizio Iodice Delgado, commercialista di 52 anni.
Prescritta truffa da 880mila euro
Rinviati a giudizio nel giugno del 2021, per due di loro (Tavano, assistito dall’avvocato Massimo Mussato del Foro di Vercelli, e Rizzoglio, assistito dall’avvocato Francesco Alosi del Foro di Biella) era stata emessa una condanna, rispettivamente a un anno e quattro mesi e a un anno e otto mesi di reclusione (nei confronti del commercialista, invece, la posizione giuridica era stata stralciata). In corte d’appello, però, sono state accolte le tesi degli avvocati difensori, che già in occasione del giudizio di primo grado avevano richiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
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