lo stato di salute del tessile

Le aziende Biellesi al top per fatturato in Italia: podio per F.lli Piacenza, Barberis Canonico e Zegna

Per l'azienda biellese incremento di fatturato del 20%. Ai vertici nazionali assoluti Marzotto (che cresce del 7%), Gruppo Carvico e Fulgar in robusta flessione

Le aziende Biellesi al top per fatturato in Italia: podio per F.lli Piacenza, Barberis Canonico e Zegna
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E’ la biellese F.lli Piacenza a aggiudicarsi la palma della miglior performance per crescita di fatturato 2023 nel tessile laniero italiano di eccellenza. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da Pambianco sui big del tessile made in Italy.

Le sedici aziende più prestigiose del tessile italiano: sei sono biellesi

Pambianco ha condotto un esame sui fatturati delle sedici aziende più prestigiose del settore tessile italiano. Ne emerge un quadro variegato sul cui totale sei (il 37,5%) sono le aziende biellesi leader nei tessuti o nei filati lanieri: Vitale Barberis Canonico, Zegna divisione tessile, Reda (di cui è fornito un dato rubricato come ancora provvisorio), F.lli Piacenza, Zegna Baruffa Lane Borgosesia e Botto Giuseppe.

Nella tessitura laniera, a conquistare la maglia rosa della crescita percentuale più consistente 2023 é stata F.lli Piacenza:

I dati. Il fatturato della realtà guidata da Carlo Piacenza ha chiuso il 2023 con un fatturato di 113 milioni rispetto ai 94 milioni del 2022, mettendo a segno un incremento percentuale del +20,2% (la tessitura serica, invece, ha visto l’ottima performance di Mantero Seta, +26,3%, conquistando il primo posto nella graduatoria complessiva). Nell’ambito laniero di eccellenza, quindi, F.lli Piacenza spicca sul panorama nazionale. Il Gruppo, a fine 2022, ha aumentato la sua capacità produttiva mediante alcune acquisizioni di filiera: dapprima, il Lanificio F.lli Cerruti e Arte Tessile, poi Filatura Cardata Lanefil (integrata solo lo scorso novembre, quindi con un impatto solo marginale sul bilancio 2023).

Bene anche Vitale Barberis Canonico e Zegna divisione tessile, con +13,7 e +10%

Sempre in campo laniero, é un’altra azienda biellese a portare a casa la seconda posizione a livello nazionale per crescita, Vitale Barberis Canonico, con un +13,7% che misura il passaggio dai 146 milioni di fatturato 2022 ai 166 del 2023. Molto bene anche per Zegna divisione tessile, che ha chiuso il 2023 a quota 151 milioni di euro rispetto ai 137 milioni dell’anno precedente (+10,2%). Stabile Reda, con un fatturato a 115 milioni, mentre per Botto Giuseppe il fatturato è passato dai 70 milioni del 2022 ai 75 milioni del 2023 (+7,1%). Dato negativo, invece, per Zegna Baruffa Lane Borgosesia che ha chiuso il 2023 a quota 90 milioni rispetto ai 100 del 2022 (-10%). Da segnalare che le performances positive delle aziende big biellesi attestano il salutare superamento dell’epoca Covid (anno di riferimento 2019), ancorché confermino una congiuntura caratterizzata ancora da criticità, con crescite positive sì, ma inferiori alle aspettative.

Brand “traino”

«Il dato dell’analisi di Pambianco concerne il Gruppo - spiega l’Ad, Carlo Piacenza -, ma dobbiamo subito dire che la realtà Piacenza é quella che fa da traino, spingendo la crescita delle altre aziende del Gruppo. E’ un dato che conforta la strategia che nell’ultimo biennio abbiamo messo in campo. Oggi, soprattutto dopo le recenti acquisizioni, tra cui spicca quella del lanificio Cerruti, possiamo affermare di aver completato quella verticalizzazione che ci consente di garantire ai nostri clienti la certificazione lungo tutta la filiera: una richiesta proveniente dagli stessi buyer che sono sempre più attenti al fatto che un prodotto sia completamente tracciabile in tutte le sue fasi di lavorazione. Soprattutto i grandi brand del lusso internazionale che abbiamo l’onore di annoverare tra i nostri clienti. Non solo, ma, con soddisfazione, dobbiamo constatare una crescita anche nel bespoken, con una rete di sarti tra i migliori del mondo in cerca di piccoli lotti dalla qualità esclusiva. Insomma, il 2023 ci ha premiati. Sul 2024, pur avendo avuto un primo semestre molto dinamico, con numeri record, credo che influirà, tuttavia, il rallentamento risentito nella seconda parte dell’anno. La ripartenza é traguardabile nel 2025».

Giovanni Orso

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