Fusioni, tocca a Selve e Pettinengo

Fusioni, tocca a Selve e Pettinengo
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Se ne è parlato per lungo tempo. Ora è arrivato il momento di esprimersi ufficialmente. In occasione della tornata di elezioni amministrative in programma per il prossimo 5 giugno, i cittadini dei paesi di Selve Marcone e Pettinengo (nella foto), non interessati al momento dal rinnovo dei rispettivi consigli comunalli, saranno chiamati a recarsi alle urne per un altro motivo: dire quel che pensano in merito al progetto di fusione tra i due Comuni.

Dell’ipotesi di accorpamento amministrativo tra le due realtà (con Selve che conta 103 abitanti e Pettinengo che ne vanta invece 1.481) si parla ormai da tempo. Questa pare, infatti, secondo le prospettive degli attuali amministratori, la via più plausibile da seguire per garantire il mantenimento di servizi a favore della comunità di Selve. Nel corso del referendum del 5 giugno, i cittadini dovranno semplicemente optare per il sì o per il no. Se vincerà il sì, l’iter potrà proseguire prendendo la strada della Regione. Nel caso, poi, la fusione debba andare a buon fine, si prevedono trasferimenti, per i due paesi, pari al 40% di quanto era garantito nel 2010, ovvero l’ultimo anno in cui si erano registrati contributi di peso alle amministrazioni. Per gli abitanti di Selve sono poi previste altre novità: Comune aperto più a lungo, pulizia di strade e fossi e, soprattutto, la garanzia di veder eseguito il primo passo verso quelle fusioni che  il governo sta suggerendo sempre più intensamente ai Comuni. In futuro, infatti, Roma potrebbe obbligare ad unirsi senza dare più aiuti.

Intanto, proprio per fare chiarezza sul tema fusioni, per oggi Cgil, Cisl e Uil organizzano alla Camera del Lavoro di Biella un seminario sul tema “Facciamo comunità insieme. Comuni insieme per diritti e servizi”. L’appuntamento è in programma per le  14.45: nell'occasione, i sindacati illustreranno l'andamento della contrattazione sociale sul territorio nel 2015, affidando ai rappresentanti istituzionali il tema delle fusioni tra Comuni e del riordino amministrativo. Previsti interventi di Maria Cristina Mosca, segretaria generale della Uil; Giovanna Salmoirago, segretaria generale dello Spi Cgil; Emanuele Ramella Pralungo, presidente Provincia; per i sindaci: Chiara Comoglio,  di Lessona, e Massimo Biasetti, di Trivero (favorevoli all'unione tra enti), oltre ad Anna Maria Zerbola di Cerrione (contraria). Il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna parlerà del riordino territoriale piemontese e il segretario della Cisl di Biella Roberto Bompan chiuderà i lavori.

V.B.

Se ne è parlato per lungo tempo. Ora è arrivato il momento di esprimersi ufficialmente. In occasione della tornata di elezioni amministrative in programma per il prossimo 5 giugno, i cittadini dei paesi di Selve Marcone e Pettinengo (nella foto), non interessati al momento dal rinnovo dei rispettivi consigli comunalli, saranno chiamati a recarsi alle urne per un altro motivo: dire quel che pensano in merito al progetto di fusione tra i due Comuni.

Dell’ipotesi di accorpamento amministrativo tra le due realtà (con Selve che conta 103 abitanti e Pettinengo che ne vanta invece 1.481) si parla ormai da tempo. Questa pare, infatti, secondo le prospettive degli attuali amministratori, la via più plausibile da seguire per garantire il mantenimento di servizi a favore della comunità di Selve. Nel corso del referendum del 5 giugno, i cittadini dovranno semplicemente optare per il sì o per il no. Se vincerà il sì, l’iter potrà proseguire prendendo la strada della Regione. Nel caso, poi, la fusione debba andare a buon fine, si prevedono trasferimenti, per i due paesi, pari al 40% di quanto era garantito nel 2010, ovvero l’ultimo anno in cui si erano registrati contributi di peso alle amministrazioni. Per gli abitanti di Selve sono poi previste altre novità: Comune aperto più a lungo, pulizia di strade e fossi e, soprattutto, la garanzia di veder eseguito il primo passo verso quelle fusioni che  il governo sta suggerendo sempre più intensamente ai Comuni. In futuro, infatti, Roma potrebbe obbligare ad unirsi senza dare più aiuti.

Intanto, proprio per fare chiarezza sul tema fusioni, per oggi Cgil, Cisl e Uil organizzano alla Camera del Lavoro di Biella un seminario sul tema “Facciamo comunità insieme. Comuni insieme per diritti e servizi”. L’appuntamento è in programma per le  14.45: nell'occasione, i sindacati illustreranno l'andamento della contrattazione sociale sul territorio nel 2015, affidando ai rappresentanti istituzionali il tema delle fusioni tra Comuni e del riordino amministrativo. Previsti interventi di Maria Cristina Mosca, segretaria generale della Uil; Giovanna Salmoirago, segretaria generale dello Spi Cgil; Emanuele Ramella Pralungo, presidente Provincia; per i sindaci: Chiara Comoglio,  di Lessona, e Massimo Biasetti, di Trivero (favorevoli all'unione tra enti), oltre ad Anna Maria Zerbola di Cerrione (contraria). Il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna parlerà del riordino territoriale piemontese e il segretario della Cisl di Biella Roberto Bompan chiuderà i lavori.

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