Il caso

A Zubiena recise le rose dedicate agli eroi contro la mafia

Andrea Polidori: «Un atto vandalico che interpretiamo come intimidatorio»

A Zubiena recise le rose dedicate agli eroi contro la mafia
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Sconcerto e amarezza, a Vermogno, dopo che, nella notte tra venerdì e sabato, mani ignote hanno reciso gli steli (foto) delle tre piante di rose piantumate nei mesi scorsi per abbellire la frazione di Zubiena, grazie al contributo ottenuto attraverso un bando pubblico. Ma stavolta, secondo l’associazione Vermogno Vive, che si era fatta promotrice del progetto, non si tratterebbe “soltanto” di un atto vandalico bensì di un «atto intimidatorio» che già oggi il presidente Andrea Polidori è pronto a denunciare alle forze dell’ordine.

Recise le rose dedicate agli eroi contro la mafia

«È stato arrecato un danno ad una intera comunità, alla fondazione che aveva stanziato fondi ad uso pubblico, ma soprattutto si tratta di un gesto che sfregia la progettualità di singoli che, insieme alla politica locale, alla associazione Vermogno Vive e a molte altre realtà, stanno tentando una costruzione condivisa - ha scritto su Facebook Andrea Polidori - le belle rose che avevano ormai circondato l’arco e una terza posta di fronte sono state tagliate alla base, un gesto che interpretiamo come intimidatorio, tanto più che nell’inaugurazione che faremo in primavera saranno dedicate a vittime di mafia, ed essendo quelle centrali, sarebbero state dedicate a Falcone, Borsellino e Impastato».

«Un atto vandalico che interpretiamo come intimidatorio»

Polidori è convinto: «Qui non si tratta di balordi che dovevano rubare del cibo o monetizzare pochi euro: è chiaro che questo è un atto vandalico che interpretiamo come intimidatorio che colpisce la comunità di Vermogno e tutti coloro che credono e sostengono la nostra idea di vivere».

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