Cossato: i 110 anni della Pasticceria Pezzaro
Tanti premi, anche da Slow Food. Suoi i biscotti dell’Assunta e le mantovane cossatesi. Nel 1576, l’antenato Giò Pezzaro era fornaio nel Ricetto di Candelo.
Tanti premi, anche da Slow Food. Suoi i biscotti dell’Assunta e le mantovane cossatesi. Nel 1576, l’antenato Giò Pezzaro era fornaio nel Ricetto di Candelo.
La storia
Quest’anno, la Pasticceria Pezzaro, che si trova in via Mazzini 86, di fronte alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, celebra i suoi 110 anni di attività.
Il “prestigio della tradizione’” è la filosofia che ha ispirato un’attività che si tramanda nei secoli. Infatti, documenti d’archivio attestano, già nel 1576, la presenza di Giò Pezzaro nel Ricetto di Candelo, che svolgeva il mestiere di fornaio. Nei primi ‘900, esattamente nel 1914, ad opera di Giacomo Pezzaro, la ‘’bottega’’ si trasferisce nella casa settecentesca di Cossato, nell’attuale sede, dove si trovano, tuttora, laboratorio e punto vendita.
Dopo la sua morte, l’azienda è stata gestita dalla moglie Secondina.
Erede di questa esperienza suo nipote Riccardo, che, negli anni ’60, perfeziona l’arte ed i segreti delle lavorazioni di pasticceria e del cioccolato presso ‘’Gustavo Pfatisch’’, noto pasticcere di fiducia delle Ambasciate di Torino. La Pasticceria Pezzaro ha, tuttora, un’impostazione tipicamente familiare e prosegue la propria attività adeguandosi alle esigenze di mercato, conservando, tuttavia, la stessa passione e la cura di un tempo, assieme al nutrito ricettario che contiene, ancora oggi, idee esclusive.
Sono le creazioni di gusto e tradizione, l’uso degli ingredienti di altissima qualità ed il laboratorio vicino al punto vendita, a garantire la freschezza giornaliera dei prodotti, sani e genuini, così come il servizio efficiente al consumatore. E sono anche questi meriti che sono valsi alla famiglia Pezzaro una serie di riconoscimenti: nel 2003 il premio Slow Food ‘’Grandi Pasticceri del Piemonte’’, l’anno seguente il diploma di ‘’Eccellenza Artigiana’’ della Regione Piemonte e, in seguito, l’ambito riconoscimento di ‘’Miglior Artigiano 2013’’ per il contributo in materia agroalimentare alla Provincia di Biella.
I tempi, negli ultimi 20 anni sono cambiati nel mondo del commercio? I contitolari Nicola e Nataliya Pezzaro (nella foto) spiegano: «Certamente, sia il modo di produrre i dolci, sia quello di acquistarli, che di venderli. Oggi, ad esempio, si punta molto sui prodotti del territorio in quanto, diversi decenni fa, non era possibile fare, anche per la difficoltà a muoversi e a trasportare le merci. Il Biellese offre tantissime specialità culinarie, sparse qua e là. A Cossato, ad esempio, noi produciamo oltre ai canestrelli biellesi, i rinomati biscotti della Assunta e le apprezzate Mantovane Cossatesi».
Il primo prodotto, che non è altro che farina di meliga, dedicato alla parrocchia del centro, è stato realizzato, a partire dal 2015, su richiesta del vicario don Fulvio Dettoma, per sostenere l’emporio solidale e il gruppo della San Vincenzo, è più adatto alle festività natalizie, mentre l’altro, nato negli anni ’60, è un prodotto tipico del periodo del carnevale, cioè da metà gennaio allo scadere del carnevale. Il suo nome deriva dalla forma che ricorda quella delle tende mantovane.
Franco Graziola