Gli studenti diventano giornalisti

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La radice che nel titolo sta, tra le parole, in “Biella” si riflette sullo schermo di un televisore, vecchio o moderno, che loro stessi, pur giovani, conoscono. È così che il “Premio Biella Letteratura e Industria”, in occasione della sua 15esima edizione, intende rivolgersi agli studenti. Ovvero a quelle nuove generazioni che, anche per iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriale Biellese e di Città Studi, potrebbe fare dello spunto fornito dal territorio l'argomento utile a diffondere la conoscenza diretta del mondo imprenditoriale. Che è poi vocazione comune al Premio, da declinarsi nell'innovazione targata “made in Biella” che ancora oggi caratterizza la loro quotidianità, da quel 1976 che può essere ribattezzato come l'anno di Peppo Sacchi, il biellese che ha abbattuto il monopolio televisivo della Rai, portando alla privatizzazione del settore televisivo. Sulla nave ammiraglia che è stata Telebiella, prima rete privata in Italia.

Questo ciò che sta alla base del concorso “40 anni di industria televisiva in Italia”, rivolto agli studenti biellesi, come di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, che il Premio Biella chiama a sé, proponendo loro la realizzazione di un telegiornale o una riflessione su come sia cambiato il giornalismo televisivo negli anni.

Questa la prova che è stata illustrata ieri, a Città Studi, agli allievi degli istituti superiori del territorio - i presenti erano una 90ina da liceo Scientifico “Avogadro”, Iis “Bona” e Iis Cossatese e Vallestrona - , tra gli altri, da Peppo Sacchi in persona.

Da soli o in gruppo, i ragazzi potranno gareggiare per la sezione “video” (un servizio della durata di cinque minuti sui temi della produzione e del lavoro) o “testo scritto” (un articolo che, per immagini, indaghi sulla realtà produttiva). E i lavori passeranno sotto il giudizio della giuria di esperti, presieduta da Pier Francesco Gasparetto già nel ruolo per il Premio “senior”, e della giuria popolare che vorrà esprimersi via social network, sul profilo Facebook dell'iniziativa. Ai vincitori andrà, per il primo premio, 500 euro e, per il secondo premio, 250 euro.

Gli elaborati dovranno essere inviati alla segreteria del Premio Biella Letteratura e Industria (Città Studi, corso Pella 2b, Biella) entro il 31 ottobre e quelli che risulteranno i migliori verranno premiati il 19 novembre, durante la cerimonia di premiazione del Premio.

Intanto, in attesa dello sviluppo dell'edizione d'autore del Premio, gli organizzatori dell'evento preparano “Parole premiate”, spettacoli con testi e musiche nelle vie della città, che ripercorreranno i 15 anni di vita dell'iniziativa e che si svolgeranno il prossimo sabato, 23 aprile. Una maratona tra le opere finaliste, estrapolate dalla 70ina originaria, che comincerà alle 16.30 alla libreria Robin di via Seminari 8; (“Tessuti e tessitori”) per poi proseguire alle 17 alla libreria Paoline di via Seminari 9 (“Il telaio e le immagini”); alle 17.30, alla Feltrinelli di via Italia 36 (“Sindacando”); alle 18, da Giovannacci in via Italia 14 (“Operaie biellesi”); infine, alle 18.30, alla libreria Il Libro di via Losana 6 (“Operaie foreste”).

Giovanna Boglietti

La radice che nel titolo sta, tra le parole, in “Biella” si riflette sullo schermo di un televisore, vecchio o moderno, che loro stessi, pur giovani, conoscono. È così che il “Premio Biella Letteratura e Industria”, in occasione della sua 15esima edizione, intende rivolgersi agli studenti. Ovvero a quelle nuove generazioni che, anche per iniziativa del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriale Biellese e di Città Studi, potrebbe fare dello spunto fornito dal territorio l'argomento utile a diffondere la conoscenza diretta del mondo imprenditoriale. Che è poi vocazione comune al Premio, da declinarsi nell'innovazione targata “made in Biella” che ancora oggi caratterizza la loro quotidianità, da quel 1976 che può essere ribattezzato come l'anno di Peppo Sacchi, il biellese che ha abbattuto il monopolio televisivo della Rai, portando alla privatizzazione del settore televisivo. Sulla nave ammiraglia che è stata Telebiella, prima rete privata in Italia.

Questo ciò che sta alla base del concorso “40 anni di industria televisiva in Italia”, rivolto agli studenti biellesi, come di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, che il Premio Biella chiama a sé, proponendo loro la realizzazione di un telegiornale o una riflessione su come sia cambiato il giornalismo televisivo negli anni.

Questa la prova che è stata illustrata ieri, a Città Studi, agli allievi degli istituti superiori del territorio - i presenti erano una 90ina da liceo Scientifico “Avogadro”, Iis “Bona” e Iis Cossatese e Vallestrona - , tra gli altri, da Peppo Sacchi in persona.

Da soli o in gruppo, i ragazzi potranno gareggiare per la sezione “video” (un servizio della durata di cinque minuti sui temi della produzione e del lavoro) o “testo scritto” (un articolo che, per immagini, indaghi sulla realtà produttiva). E i lavori passeranno sotto il giudizio della giuria di esperti, presieduta da Pier Francesco Gasparetto già nel ruolo per il Premio “senior”, e della giuria popolare che vorrà esprimersi via social network, sul profilo Facebook dell'iniziativa. Ai vincitori andrà, per il primo premio, 500 euro e, per il secondo premio, 250 euro.

Gli elaborati dovranno essere inviati alla segreteria del Premio Biella Letteratura e Industria (Città Studi, corso Pella 2b, Biella) entro il 31 ottobre e quelli che risulteranno i migliori verranno premiati il 19 novembre, durante la cerimonia di premiazione del Premio.

Intanto, in attesa dello sviluppo dell'edizione d'autore del Premio, gli organizzatori dell'evento preparano “Parole premiate”, spettacoli con testi e musiche nelle vie della città, che ripercorreranno i 15 anni di vita dell'iniziativa e che si svolgeranno il prossimo sabato, 23 aprile. Una maratona tra le opere finaliste, estrapolate dalla 70ina originaria, che comincerà alle 16.30 alla libreria Robin di via Seminari 8; (“Tessuti e tessitori”) per poi proseguire alle 17 alla libreria Paoline di via Seminari 9 (“Il telaio e le immagini”); alle 17.30, alla Feltrinelli di via Italia 36 (“Sindacando”); alle 18, da Giovannacci in via Italia 14 (“Operaie biellesi”); infine, alle 18.30, alla libreria Il Libro di via Losana 6 (“Operaie foreste”).

Giovanna Boglietti