Lavoratori in nero in tre bar ristoranti e un parrucchiere
Raffica di controlli da parte della Guardia di finanza per contrastare il lavoro sommerso. Nei giorni scorsi i militari in servizio alla compagnia di Biella hanno scopeerto, in quattro differenti esercizi commerciali della provincia, altrettanti lavoratori in nero, ovvero che lavoravano senza alcun contratto ed erano pertanto completamente non in regola con la legge in materia di lavoro. "Ai titolari degli esercizi commerciali, per lo più operanti nel settore della ristorazione - spiegano dalla caserma di via Addis Abeba - fatta eccezione per un parrucchiere, è stato contestato l'impiego, da parte del datore di lavoro privato, di personale che lavorava senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che comporta il pagamento di sanzioni che vanno da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro".
Rimane pertanto alta l’attenzione delle Fiamme Gialle biellesi nei confronti dello specifico comparto da sempre considerato vera e propria “piaga sociale” che lede i diritti dei lavoratori che, in molteplici occasioni, si vedono costretti a sottostare a determinate condizioni senza alcuna tutela assistenziale e previdenziale venendosi tra l'altro a creare situazioni di concorrenza sleale in danno dei soggetti economici che operano nella legalità.
Raffica di controlli da parte della Guardia di finanza per contrastare il lavoro sommerso. Nei giorni scorsi i militari in servizio alla compagnia di Biella hanno scopeerto, in quattro differenti esercizi commerciali della provincia, altrettanti lavoratori in nero, ovvero che lavoravano senza alcun contratto ed erano pertanto completamente non in regola con la legge in materia di lavoro. "Ai titolari degli esercizi commerciali, per lo più operanti nel settore della ristorazione - spiegano dalla caserma di via Addis Abeba - fatta eccezione per un parrucchiere, è stato contestato l'impiego, da parte del datore di lavoro privato, di personale che lavorava senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, che comporta il pagamento di sanzioni che vanno da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro".
Rimane pertanto alta l’attenzione delle Fiamme Gialle biellesi nei confronti dello specifico comparto da sempre considerato vera e propria “piaga sociale” che lede i diritti dei lavoratori che, in molteplici occasioni, si vedono costretti a sottostare a determinate condizioni senza alcuna tutela assistenziale e previdenziale venendosi tra l'altro a creare situazioni di concorrenza sleale in danno dei soggetti economici che operano nella legalità.