Migranti, compleanno al Bel Sit
COSSATO - Ad appena quattro giorni dall’arrivo del 23 profughi all’ex Bel Sit di viale Pajetta, è stata organizzata una simpatica festa in onore di uno di loro, che ha compiuto 26 anni. L’immobile che ospita gli stranieri è stato acquistato dalla cooperativa sociale “Maria Cecilia’’.
«Mi chiamo Hanthony Godwin – dice, aiutato dall’operatore della cooperativa “Maria Cecilia’’, Francis Felixon, che parla correntemente l’italiano – e sono nato ad Anambra, in Nigeria, dove, purtroppo, non ho più nessun familiare vivente. Quando ero a casa mia, studiavo economia e commercio in una vicina università. Fino a martedì scorso, ero ospite della casa di accoglienza di via Martiri Libertà, alla frazione Picchetta».
La bella festa è stata promossa dall’associazione missionaria cristiana “Sabaoth’’ di Cossato, che ha sede a fianco dell’ex albergo Bel Sit, i cui principali esponenti sono i coniugi Maria Teresa Pagnone e Massimo Averono, quest’ultimo, fino al mese scorso, luogotenente dei carabinieri a Biella ed ora in pensione, e si è tenuta in un locale di questa associazione.
Maria Teresa e Massimo Averono, coadiuvati da altri volontari, hanno preparato una bella tavolata con delle squisite torte (fatte cuocere da loro), dei biscotti e bibite varie, il tutto in onore del festeggiato e di tutti i suoi amici. Non è mancato, naturalmente, un brindisi ed un po’ di comprensibile commozione da parte dell’interessato, soprattutto al momento di spegnere le candeline, fra gli applausi di tutti i presenti. Non è mancato neppure un intrattenimento musicale. Massimo Averono, infatti, ha suonato la chitarra per i presenti, che hanno improvvisato dei canti dei Paesi di loro provenienza.
«Questi bravi ragazzi – spiega Maria Teresa Pagnone – sono qui da pochi giorni, ma, attorno a loro, si è già creato un clima di amicizia e di solidarietà veramente promettente. Molte persone, infatti, si sono recate a trovare questi ragazzi, in modo che non sentano troppo la lontananza dalle loro nazioni».
Ad esempio, la moglie di un ragazzo di colore, che abita qui, da qualche anno, il prossimo mese diventerà mamma nel suo Paese d’origine. Spontaneamente, è sorta una vera e propria gara di solidarietà: gli sono state portate delle fasce, una carrozzina, delle copertine e così via, che lui porterà con sé quando, a giorni, raggiungerà la moglie in Africa per il parto. Si tratta di famiglie biellesi e, fra queste, c’è anche Nadia Cerruti della Bomprix di Valdengo.
Episodi come questi, fanno capire che la bontà e la solidarietà sono ancora di casa in mezzo alla nostra gente e che, quindi, si può ancora sperare in un mondo più sereno ed accogliente.
Franco Graziola
COSSATO - Ad appena quattro giorni dall’arrivo del 23 profughi all’ex Bel Sit di viale Pajetta, è stata organizzata una simpatica festa in onore di uno di loro, che ha compiuto 26 anni. L’immobile che ospita gli stranieri è stato acquistato dalla cooperativa sociale “Maria Cecilia’’.
«Mi chiamo Hanthony Godwin – dice, aiutato dall’operatore della cooperativa “Maria Cecilia’’, Francis Felixon, che parla correntemente l’italiano – e sono nato ad Anambra, in Nigeria, dove, purtroppo, non ho più nessun familiare vivente. Quando ero a casa mia, studiavo economia e commercio in una vicina università. Fino a martedì scorso, ero ospite della casa di accoglienza di via Martiri Libertà, alla frazione Picchetta».
La bella festa è stata promossa dall’associazione missionaria cristiana “Sabaoth’’ di Cossato, che ha sede a fianco dell’ex albergo Bel Sit, i cui principali esponenti sono i coniugi Maria Teresa Pagnone e Massimo Averono, quest’ultimo, fino al mese scorso, luogotenente dei carabinieri a Biella ed ora in pensione, e si è tenuta in un locale di questa associazione.
Maria Teresa e Massimo Averono, coadiuvati da altri volontari, hanno preparato una bella tavolata con delle squisite torte (fatte cuocere da loro), dei biscotti e bibite varie, il tutto in onore del festeggiato e di tutti i suoi amici. Non è mancato, naturalmente, un brindisi ed un po’ di comprensibile commozione da parte dell’interessato, soprattutto al momento di spegnere le candeline, fra gli applausi di tutti i presenti. Non è mancato neppure un intrattenimento musicale. Massimo Averono, infatti, ha suonato la chitarra per i presenti, che hanno improvvisato dei canti dei Paesi di loro provenienza.
«Questi bravi ragazzi – spiega Maria Teresa Pagnone – sono qui da pochi giorni, ma, attorno a loro, si è già creato un clima di amicizia e di solidarietà veramente promettente. Molte persone, infatti, si sono recate a trovare questi ragazzi, in modo che non sentano troppo la lontananza dalle loro nazioni».
Ad esempio, la moglie di un ragazzo di colore, che abita qui, da qualche anno, il prossimo mese diventerà mamma nel suo Paese d’origine. Spontaneamente, è sorta una vera e propria gara di solidarietà: gli sono state portate delle fasce, una carrozzina, delle copertine e così via, che lui porterà con sé quando, a giorni, raggiungerà la moglie in Africa per il parto. Si tratta di famiglie biellesi e, fra queste, c’è anche Nadia Cerruti della Bomprix di Valdengo.
Episodi come questi, fanno capire che la bontà e la solidarietà sono ancora di casa in mezzo alla nostra gente e che, quindi, si può ancora sperare in un mondo più sereno ed accogliente.
Franco Graziola