Economia

Occupazione: in settembre 38.300 assunzioni in Piemonte

Domanda sostenuta dai contratti a tempo determinato con il 65% delle entrate programmate (in aumento di 3 punti rispetto al mese precedente)

Occupazione: in settembre 38.300 assunzioni in Piemonte
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Sono circa 38.300 i contratti programmati dalle imprese piemontesi per settembre 2024, valore che sale a 98.350 se si considera l’intero trimestre settembre-novembre 2024. Il trend appare positivo a livello mensile (+1.240 entrate rispetto a settembre 2023, per una variazione tendenziale del +3,4%) e negativo su base trimestrale (-340 assunzioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). A livello complessivo nazionale si registra una crescita meno intensa rispetto a settembre 2023 (+1,3%) e una sostanziale stabilità sul corrispondente trimestre del 2023 (+0,1%). Le entrate in Piemonte a settembre 2024 rappresentano il 21,8% delle 176.100 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 7,1% del totale di quelle nazionali (538 mila circa). Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, basato sulle interviste effettuate su un campione di imprese nel periodo 14-31 luglio 2024.

Solo nel 26% i contratti saranno a tempo indeterminato

Il 55,3% delle assunzioni programmate per il mese di settembre riguarda imprese di micro e piccola dimensione (1-49 addetti), il 22,9% realtà di medie dimensioni (50-249 addetti) e il 21,8% grandi aziende (250 dipendenti e oltre). Il 77,1% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente (valore in crescita di poco meno di due punti rispetto ad agosto 2024), il 16,7% lavoratori somministrati (percentuale in netto calo), il 2,1% collaboratori e il 4,1% altri lavoratori non alle dipendenze. La domanda di lavoro anche a settembre 2024 è sostenuta dai contratti a tempo determinato con il 65% delle entrate programmate (in aumento di tre punti rispetto al mese precedente),  seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 26% dei casi (in crescita di un punto su agosto 2024). L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 7% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota residuale del 2% del totale complessivo regionale. Delle 38.300 entrate previste in Piemonte nel mese di settembre 2024 il 22% è costituito da laureati (quota in aumento di 10 punti rispetto ad agosto 2024), il 26% da diplomati(in calo di due punti sul mese precedente), le qualifiche o diplomi professionali e la scuola dell’obbligo pesano rispettivamente il 32% (-7 punti su agosto) e il 18% (stabile). Considerando i dati del trimestre settembre-novembre 2024emerge come siano sempre i servizi a formare la fetta più consistente della domanda di lavoro con 68.070 entrate, il 69,2% del totale (+1.950 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). L’industria prevede 30.280 entrate, generando il 30,8% della domanda totale e segnando un calo di circa 2.290 unità rispetto al periodo settembre-novembre 2023.

I "servizi alla persona" in pole position

Tra i servizi, il comparto che assorbirà la fetta più rilevante delle 98.350 entrate previste nel trimestre settembre-novembre 2024 è quello dei servizi alla persona, con 16.330 ingressi (16,6% del totale); seguito dal commercio, con 14.790 entrate e una quota del 15,0% del totale e infine dal turismo(servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici), settore per il quale le imprese intervistate presumono di dover effettuare 13.490 assunzioni (il 13,7%). All’interno del comparto industriale si distingue, ancora una volta, il settore edile, con 7.580 entrate previste nel periodo in esame e una quota del 7,7% del totale. Il 22% delle entrate previste a settembre 2024 in Piemonte sarà destinato a professioni commerciali e dei servizi, il 26% a dirigenti, specialisti e tecnici (in crescita di otto punti sul mese precedente). Gli operai specializzati e conduttori di impianti produrranno il 27% delle entrate e solo il 9% sarà rappresentato da impiegati. I profili generici, in fine, costituiranno il 16% delle assunzioni del mese. Poco più di un’assunzione su tre(34%) interesserà giovani con meno di 30 anni. Nel 21% dei casi le imprese prevedono di assumere personale immigrato. Per il 61,9% circa delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Il 25,4% dei neo assunti sarà chiamato ad applicare soluzioni creative e innovative, il 13,2% coordinerà altre persone. Il 48% delle entrate sarà inserito nell’area della produzione di beni ed erogazione del servizio, il 15% nelle aree commerciali e della venditae una quota del 13% in quelle tecniche e della progettazione. La logistica assorbirà il 13% circa delle assunzioni programmate per il mese di settembre 2024, l’area amministrativa e quella direzionale genereranno rispettivamente una quota pari al 4% e 7%. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: a settembre è difficile da reperire il 49,2% dei profili ricercati, in linea sia rispetto ad agosto 2024, sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La difficoltà di reperimento in Piemonte appare, tuttavia, superiore rispetto a quanto si riscontra a livello complessivo nazionale (47,2%). Le difficoltà di reperimento sono legate in primo luogo alla mancanza di candidati (34,5%, in calo rispetto a settembre 2023), cui segue l’inadeguata preparazione degli stessi (11,1%, in lieve aumento rispetto a un anno fa).

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