Overdose: sabato 31 agosto la Giornata Internazionale promossa dal SerD dell’Asl di Biella
Nelle due sedi del SERD di Biella e Cossato sono attualmente in trattamento circa 500 pazienti. Nelle prossime settimane saranno illustrate le iniziative in programma per la giornata di sensibilizzazione e i trattamenti terapeutici oggi a disposizione.
La Giornata Internazionale della Consapevolezza dell'Overdose (IOAD), che si tiene il 31 agosto di ogni anno, è la più grande campagna annuale al mondo per cercare di arginare l’overdose, ricordare senza stigma coloro che sono morti e riconoscere il dolore dei familiari e degli amici lasciati alle spalle.
Overdose: sabato 31 agosto la Giornata Internazionale
Si tratta di una iniziativa che risale al 2001 lanciata da Sally J. Finn con “The Salvation Army” a St Kilda, Melbourne, Australia. Dalla sua istituzione, moltissime persone, ONG, amministrazioni e Governi anche Europei hanno aderito. Dal 2012 l’International Overdose Awareness Day è coordinato dal Penington Institute un’organizzazione non profit australiana.
Iniziativa promossa dal SerD dell’Asl di Biella
L’ASL di Biella, attraverso il Dipartimento Interaziendale Patologia delle Dipendenze Aziende Sanitarie VC-VCO-BI-NO diretto dal Dott. Lorenzo Somaini, e il Servizio di bassa soglia DROP-IN è impegnata da diversi anni sul tema dei problemi legati al consumo di sostanze psicoattive e da comportamenti (droghe, alcol, fumo, gioco d’azzardo, ecc.): molteplici sono gli interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, riduzione del danno e limitazione dei rischi, finalizzati all’accessibilità e alla prossimità dei servizi su tutto il territorio aziendale.
La Giornata Internazionale della Consapevolezza dell'Overdose (IOAD) è un’occasione per una campagna informativa e di sensibilizzazione sulle morti correlate al consumo di sostanze stupefacenti, un tema della sanità pubblica ancora avvolto da forte stigma che rende ancora più difficile la sensibilizzazione e la prevenzione verso i soggetti a rischio.
Nel Biellese circa 500 pazienti
Per quanto riguarda l’uso di oppiacei, sono attualmente in trattamento nelle due sedi della SC SERD Biella e Cossato con metadone e buprenorfina circa 500 pazienti. Un importante lavoro di prevenzione dell’overdose all’interno della SC SERD viene svolto attraverso attività di informazione, sensibilizzazione continua sui rischi dell’overdose dei pazienti e dei familiari e attraverso l’implementazione dei trattamenti farmacologici con metadone e buprenorfina. L’utilizzo di tali farmaci ha, infatti, ridotto in modo significativo gli episodi di overdose da oppiacei sul territorio italiano.
Nuovi farmaci per contrastare l'overdose
Presso le sedi della SC SERD ASL Biella sono anche disponibili le nuove formulazioni di tali farmaci in grado di migliorare ulteriormente l’aderenza ai trattamenti con conseguente miglioramento dell’effetto protettivo sull’overdose. Inoltre, la SC SERD Biella garantisce anche interventi di “riduzione del danno e limitazione dei rischi” come la distribuzione di presidi sanitari sterili e di naloxone cloridrato, antidoto per l’overdose da oppiacei, sia presso le sedi SERD che presso il Servizio DROP-IN.
Ma che cos'è l'overdose?
L’overdose (dall’inglese sovradosaggio) si verifica quando una persona assume un quantitativo di sostanza psicoattiva maggiore di quanto il suo organismo può tollerare. Si tratta di un’intossicazione acuta che in alcuni casi può essere anche fatale. L’overdose più conosciuta è quella causata da oppiacei come l’eroina e/o farmaci oppioidi, ma è bene ricordare che anche cocaina, alcol o qualsiasi altra droga possono provocarla.
Prevenire per meglio curare
Il consumo contemporaneo (policonsumo) di più sostanze psicoattive, la ricaduta nel consumo dopo un periodo di astensione, l’assunzione inconsapevole di droghe diverse da ciò che si crede di utilizzare (es. fentanyl venduto per eroina), lo stato di salute generale della persona, il sesso, l’età, sono solo alcuni dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di overdose. Prevenire è comunque possibile e l’intervento da parte di amici, conoscenti e famigliari può spesso salvare la vita di una persona.