il caso di rosazza

L'onorevole Pozzolo non ha convinto la Procura: chiesto il suo rinvio a giudizio per lo sparo di Capodanno

L'onorevole di Fratelli d'Italia aveva scaricato le colpe sul caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro. Ma gli inquirenti non gli hanno creduto

L'onorevole Pozzolo non ha convinto la Procura: chiesto il suo rinvio a giudizio per lo sparo di Capodanno
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Le accuse in extremis mosse un paio di mesi fa contro il caposcorta dell'onorevole Delmastro ("è stato l'ispettore Pablito Morello a sparare a Rosazza") non hanno convinto la procura di Biella che oggi ha ufficializzato la notizia di aver chiesto il rinvio a giudizio del solo Emanuele Pozzolo per lesioni personali e altri reati tra cui l'omessa custodia d'arma e il porto illegale dello stesso revolvere che sparò quella sera. Secondo il procuratore Teresa Angela Camelio e il sostituto Francesca Ranieri, fu Pozzolo a sparare a Luca Campana la notte di Capodanno a Rosazza, ferendola a una gamba.

La nota della Procura di Biella

"Si conferma che è stato depositato presso la cancelleria del Giudice dell’Udienza Preliminare presso il Tribunale di Biella - scrive il procuratore Camelio -  la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’Onorevole Pozzolo per i reati di cui alle medesime incolpazioni per
le quali è stato disposto l’interrogatorio dell’indagato ossia:
- delitto di lesioni personali colpose (art. 590 c.p.) commesso nei confronti di
CAMPANA Luca;
- reato di omessa custodia di armi (art. 20 co. 1 e 2 della Legge n. 110/1975);
- reato di accensioni ed esplosioni pericolose (art. 703 c.p.);
- delitto di porto illegale in luogo pubblico e/o aperto al pubblico della pistola
revolver marca North American Arms, modello revolver Mini DLX, ca. 22 long rifle,
detenuta esclusivamente in regime di “Licenza da collezione” (artt. 4 e 7 della Legge
2 ottobre 1967, n. 895 );
- delitto di porto illegale in luogo pubblico e aperto al pubblico di nn. 5 cartucce
Winchester, mod. Super X, cal.22 LR HP (espansive) (artt. 4 e 7 della Legge 2
ottobre 1967, n. 895 in relazione agli artt. 1 co. 3 e 2 co. 4 della Legge n. 110/1975).
"La richiesta di rinvio a giudizio, depositata da questo Ufficio presso la cancelleria GUP - conclude la note della procura - verrà notificata unitamente all’avviso di fissazione dell’udienza preliminare calendarizzata in maniera informatica secondo le vigenti disposizioni".

Dopo aver riletto e forse risentito i testimoni di quella notte dell'1 gennaio a Rosazza, nessuno dei quali aveva a suo tempo coinvolto in alcun modo l'ispettore della penitenziaria Pablito Morello, la procura si è quindi convinta che le cose andarono come raccontarono nelle ore successive sia la vittima Luca Campana, sia Morello, che fin da subito avevano accusato Pozzolo di aver fatto partire il colpo dalla sua piccola pistola, mentre la maneggiava maldestramente mostrandola ai presenti. Molti testimoni aggiunsero che dopo lo sparo Pozzolo era praticamente catatonico, incapace di proferire parola. Un testimone raccontò di avergli sentito dire: "Sono rovinato".

Salvo poi ribadire di non essere stato lui a sparare, per poi alla fine accusare lo stesso Morello, evidentemente scagionato dalla procura di Biella.

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