Corradino: "Lascio la città più bella di prima"
Il commiato del sindaco Claudio Corradino dopo cinque anni di amministrazione: "Ora Biella ha i conti in ordine e può tornare a investire"
Con un lungo post su Facebook il sindaco uscente Claudio Corradino si appresa a passare il testimone a Marzo Olivero, vincitore delle elezioni. "Come già noto a tutti voi con l’elezione di Marzio Olivero si è concluso il mio incarico come sindaco della Città di Biella - spiega Corradino -. Sono stati cinque anni intensi, caratterizzati da tanti momenti belli, da giornate non sempre positive, da grandi risultati raggiunti che, affrontati sempre con entusiasmo, passione e amore per l’intero territorio, hanno reso questa esperienza sorprendentemente unica".
Il commiato di Claudio Corradino
"Mi pregio - aggiunge - di aver accompagnato la Città di Biella nella costruzione della pianificazione strategica futura, rafforzandone l’identità e promuovendo l’assunzione di un ruolo determinante nell’intento di avviare azioni concrete, capaci di mettere a sistema creatività e tradizione, ma soprattutto per contribuire ad accrescere il livello di benessere e vivibilità del territorio, con l’obiettivo di migliorarne la qualità della vita, la coesione sociale e l’inclusività delle persone che vivono e che vivranno nella nostra città. Come Amministrazione Comunale, abbiamo dato una forte scossa all’immobilismo che da troppo tempo aveva tenuto a freno questa città e abbiamo continuato a farlo nonostante la crisi, la pandemia e malgrado le difficoltà, cercando la collaborazione con i privati, individuando nuove forme di finanziamento.
E oggi Biella è più bella e questa bellezza mi dà orgoglio come uomo più che come Sindaco. Ho incontrato in tanti anni cittadini scontenti e gente entusiasta, persone anziane che avevano bisogno di assistenza e giovani che andavano alla ricerca di nuove speranze. Ho ascoltato i loro pareri insieme a quelli della squadra che avevo al mio fianco e ho deciso in autonomia, in coscienza, pensando soprattutto al bene della comunità. Una città è quanto di più variegato e composito possa esservi. E’ il paradigma di migliaia di vite, di un’infinità di desideri, sogni, promesse, dolori, speranze e illusioni. Ma anche di grandi delusioni e negli anni scorsi, purtroppo, ci siamo trovati ad affrontare una forma di regressione della dinamica dei redditi dal lavoro, con troppa gente che si è trovata a dover fare i conti con gli effetti di una grave crisi, che l’attuale Governo sta cercando di mitigare.
Di questi effetti il primo, il più devastante a mio parere è l’incertezza delle prospettive. Anche questa ho incontrato di giorno in giorno. Infatti le ombre che offuscano l’orizzonte economico, si allungano nello spazio sociale e civile della collettività; si allungano anche nei Comuni, questi organismi che più di qualsiasi altro ente sono vicini ai cittadini. Ecco io credo di essere stato sempre vicino ai biellesi in questi anni. Ed è nato un ostinato desiderio di capire i loro problemi cercando, per quanto possibile, una ragionevole e accettabile soluzione a un presente complesso e difficile da decifrare, anche se vedo diversi segnali incoraggianti".
Servizio completo e approfondimenti in edicola oggi, giovedì 13 giugno, su Eco di Biella.