Finanza etica, quella della “piazza”
Prosegue il percorso “Lavorare per la cura della casa comune”, organizzato dalla sezione biellese delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) per approfondire i temi posti dall’Enciclica Laudato Si’, con cui il Papa ha proposto una visione che intreccia ambiente e giustizia sociale: e si è parlato, stavolta, del rapporto non facile tra finanza ed etica.
Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica e docente di Finanza e micro-credito presso l’Università di Firenze, ha sottolineato il ruolo fondamentale del sistema bancario: non un semplice fornitore di servizi ma un acceleratore dell’economia, che ‘mette in circolo’ i risparmi dei cittadini. I quali, dal canto loro, hanno il diritto-dovere di chiedersi dove vengono investiti i propri soldi, domanda a cui pero’ nessuna banca fornisce risposte: «Il sistema finanziario - ha affermato Biggeri - ama l’opacità, che consente di far perdere le tracce e lo stesso odore del denaro». Da qui la nascita di Banca Etica, la banca cooperativa che finanzia in modo trasparente attività ‘etiche’ e organizzazioni no profit. E poiché, come ricordano gli economisti, «anche se noi non ci occupiamo della finanza, la finanza si occupa di noi», l’enciclica papale afferma la necessità di conoscere un sistema che muove l’economia e governa il mondo, e di affrontarlo con un approccio etico: «Il profitto - ha concluso Biggeri - rappresenta un vincolo, criterio di buona gestione, ma non può diventare un obiettivo fine a se stesso, non può prescindere dal perseguimento di finalità di giustizia sociale e ambientale».
La “piazza”. E il secondo relatore – Guido Dotti, Economo della Comunità di Bose di Magnano – ha contrapposto al mercato finanziario, sempre più virtuale e teso al profitto immediato, il concetto di ‘piazza’ in senso reale: luogo ‘fisico’ della condivisione, dell’identità collettiva, della relazione e del confronto fra esseri umani dove - a differenza del mondo spietato delle borse, in cui lo scambio è ‘a somma zero’ (io vinco, tu perdi) - il modello è quello definito ‘win-win’, dove tutti guadagnano: come il fuoco di una candela che, accendendone altre, non perde la sua intensità ma al contrario accresce la luminosità complessiva.
Presenti alla serata i ragazzi della Scuola media di Mosso, che hanno raccolto fondi per la loro campagna di crowdfunding ‘Non si s-Budelli l’Italia’: un piccolo e concreto esempio di ‘finanza alternativa’.
Prossimi appuntamenti: oggi venerdì 6 maggio, ore 20.45, nell’aula Magna dell’Iis “Q. Sella” di Biella, con “Ecologia della vita quotidiana”. Relatori: Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa); Padre Adriano Sella, Commissione Nuovi Stili di Vita, Diocesi di Padova.
E, ancora, lunedì 9 maggio, ore 2, al cinema Verdi di Candelo, con “The East”, di Zal Batmanglij. Ingresso libero
Simona Perolo
Prosegue il percorso “Lavorare per la cura della casa comune”, organizzato dalla sezione biellese delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) per approfondire i temi posti dall’Enciclica Laudato Si’, con cui il Papa ha proposto una visione che intreccia ambiente e giustizia sociale: e si è parlato, stavolta, del rapporto non facile tra finanza ed etica.
Ugo Biggeri, presidente di Banca Popolare Etica e docente di Finanza e micro-credito presso l’Università di Firenze, ha sottolineato il ruolo fondamentale del sistema bancario: non un semplice fornitore di servizi ma un acceleratore dell’economia, che ‘mette in circolo’ i risparmi dei cittadini. I quali, dal canto loro, hanno il diritto-dovere di chiedersi dove vengono investiti i propri soldi, domanda a cui pero’ nessuna banca fornisce risposte: «Il sistema finanziario - ha affermato Biggeri - ama l’opacità, che consente di far perdere le tracce e lo stesso odore del denaro». Da qui la nascita di Banca Etica, la banca cooperativa che finanzia in modo trasparente attività ‘etiche’ e organizzazioni no profit. E poiché, come ricordano gli economisti, «anche se noi non ci occupiamo della finanza, la finanza si occupa di noi», l’enciclica papale afferma la necessità di conoscere un sistema che muove l’economia e governa il mondo, e di affrontarlo con un approccio etico: «Il profitto - ha concluso Biggeri - rappresenta un vincolo, criterio di buona gestione, ma non può diventare un obiettivo fine a se stesso, non può prescindere dal perseguimento di finalità di giustizia sociale e ambientale».
La “piazza”. E il secondo relatore – Guido Dotti, Economo della Comunità di Bose di Magnano – ha contrapposto al mercato finanziario, sempre più virtuale e teso al profitto immediato, il concetto di ‘piazza’ in senso reale: luogo ‘fisico’ della condivisione, dell’identità collettiva, della relazione e del confronto fra esseri umani dove - a differenza del mondo spietato delle borse, in cui lo scambio è ‘a somma zero’ (io vinco, tu perdi) - il modello è quello definito ‘win-win’, dove tutti guadagnano: come il fuoco di una candela che, accendendone altre, non perde la sua intensità ma al contrario accresce la luminosità complessiva.
Presenti alla serata i ragazzi della Scuola media di Mosso, che hanno raccolto fondi per la loro campagna di crowdfunding ‘Non si s-Budelli l’Italia’: un piccolo e concreto esempio di ‘finanza alternativa’.
Prossimi appuntamenti: oggi venerdì 6 maggio, ore 20.45, nell’aula Magna dell’Iis “Q. Sella” di Biella, con “Ecologia della vita quotidiana”. Relatori: Francesco Gesualdi, fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa); Padre Adriano Sella, Commissione Nuovi Stili di Vita, Diocesi di Padova.
E, ancora, lunedì 9 maggio, ore 2, al cinema Verdi di Candelo, con “The East”, di Zal Batmanglij. Ingresso libero
Simona Perolo