E “Colibrì” piace a Felicia Kingsley

Segnalazione di riguardo dalla nota scrittrice italiana per il nuovo fantasy romance dell'autrice biellese Sara Fasciano.

Il libro

Ha ricevuto, come fortunato battesimo, la segnalazione in una “storia” social della famosa scrittrice Felicia Kingsley (nella foto in basso). Il nuovo libro dell’autrice biellese Sara Fasciano (nella foto di copertina) si presenta, dunque, sotto i migliori auspici. Parliamo di “Colibrì”, uscito nei giorni scorsi, un romance fantasy adatto ai lettori dai 14 anni in su.

Ecco cosa racconta la trama: “Nel turbolento scenario della Berlino del 1933, Elisabeth e Stephen, intrappolati nella morsa dell’ascesa nazista, affrontano le sfide dell’amore proibito e della lotta per la libertà. Mentre il nazismo dilaga, i loro destini si intrecciano con quelli di coloro che resistono, fino a un tragico giorno che segnerà le loro vite per sempre. Saltando avanti nel tempo fino al 2011, incontriamo Ryan e Blake, anime separate ma legate da un mistero che attraversa le ere. Tra Brooklyn e Torino, tra memorie perdute e destini incrociati, i loro percorsi convergono verso una verità nascosta dietro il velo del passato”.

In somma, tra le pagine di “Colibrì”, viene assicurato un volo attraverso i secoli e i continenti e la rivelazione di segreti sepolti nel cuore di due amanti destinati a ritrovarsi. “Una storia avvincente di amore, perdita e rinascita”, si legge nella presentazione, che trasporta “in un viaggio tra il tempo e lo spazio, dove il potere dell’amore e della memoria si dimostra più forte di ogni oppressione”.

L’autrice

Sara Fasciano, lo ricordiamo, è una infermiera che scrive «con lo scopo di far volare i lettori in mondi incredibili, ma anche per accompagnare i più giovani a comprendere temi difficili e dare loro spunti di riflessione su argomenti duri, portandoli in viaggi fantastici che valorizzano la famiglia, l’amore e il potere dell’unione». Tra i suoi libri segnaliamo, “Il segreto di Anne”, “Creature Mitologiche”, “Orso David s’innamora” e “Sam e il multibosco sottosopra”.

Giovanna Boglietti