In galera per omicidio, viene processato anche per rapina di una borsa della spesa
Coinvolto nel delitto di Chiavazza. Pochi giorni dopo aveva picchiato un marocchino per rubargli generi alimentari.
E’ ancora in carcere in quanto sospettato del delitto di un senza tetto avvenuto nove mesi fa in un appartamento di Chiavazza, con la vittima pestata a morte e poi gettata sotto l’acqua bollente nel tentativo di nascondere le ferite con le ustioni. E solo perché si era sgolato senza dividerla con gli altri una bottiglia di gin. Ma che lo stesso personaggio potesse essere un giovane violento lo si era capito già in quei giorni, il 14 luglio dell’anno scorso, quando era stato arrestato per la tentata rapina di una busta contenente la spesa di un uomo di 55 anni di origini marocchine che stava pedalando verso casa in sella a una bicicletta a cui, per ottenere quanto voluto, Andrea Basso, 20 anni, originario della provincia di Cuneo, aveva rifilato due violenti pugni in faccia (la vittima di quell’aggressione era stata giudicata guaribile in una settimana) prima di minacciarlo e insultarlo con frasi inequivocabili del tipo: «Ti taglio la gola», «Ti uccido marocchino di m...», «Adesso arriva il mio amico e ti faccio vedere come va a finire».
Se l’era quindi data a gambe levate ma in men che non si dica la Polizia lo aveva rintracciato e arrestato.
La condanna
Nei giorni scorsi, Andrea Basso (difeso dall’avvocato Francesca Tamburello di Torino) è stato condannato per quel tentativo di rapina a sedici mesi di reclusione più 300 euro di multa. Il giudice lo ha inoltre condannato al risarcimento del danno in favore della parte civile che è stato fissato in mille euro più le spese processuali e di costituzione di parte civile.