Diocesi di Biella e Ivrea accorpate? Una bufala

Una grande diocesi che comprende i territori di Biella, Ivrea e Chivasso? Il sasso nello stagno è stato lanciato in questi giorni dal giornale del Canavese “La Voce” che ipotizza un riordino delle Diocesi a livello italiano per arrivare ad una riduzione del numero totale. Operazione che comporterebbe dunque la creazione di una unica grande Diocesi con tanto di accorpamento delle tre realtà piemontesi. Solo voci o c’è qualcosa di più? Per dare una risposta abbiamo interpellato i diretti interessati.

Le parole del vescovo di Ivrea

Sull’ipotesi dell’accorpamento delle due Diocesi, contattato da Eco di Biella, il vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Cerrato, non nasconde un certo scetticismo, che peraltro argomenta con parole indubbiamente condivisibili.

"Ho visto gli articoli di stampa pubblicati in questi giorni – le parole del Vescovo Edoardo – e le dico sinceramente che voci di accorpamento che riguardino Biella e Ivrea a me non sono arrivate da nessun ambiente autorevole e significativo. Del resto, ma è una mia opinione, troverei anche singolare che delle quindici Diocesi piemontesi si possano ipotizzare accorpamenti riferiti alla terza Diocesi della Regione, dopo Torino e Novara, per numero di abitanti, circa 200mila. Inoltre quella di Ivrea ha sedici secoli di storia ed è tra le più antiche insieme a Vercelli, Aosta e Torino".

Le parole del vescovo Farinella

Sulla vicenda il vescovo di Biella Roberto Farinella fa sapere che "a proposito dell’ipotesi di accorpamento della Diocesi di Ivrea con quella di Biella, non ho dichiarazioni da rilasciare dal momento che non sono informato di questi progetti, che sembrano più delle congetture giornalistiche piuttosto che veri fatti".

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 28 marzo, su Eco di Biella.