IL CASO

Camandona, ladri di rame e "fototrappole": il sindaco lancia l'allarme

Botto Steglia: «È stata fatta denuncia alle autorità competenti».

Camandona, ladri di rame e "fototrappole": il sindaco lancia l'allarme
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Botto Steglia: «È stata fatta denuncia alle autorità competenti».

Il caso

Arrivano notizie inusuali dal comune, che, tramite il sindaco Gian Paolo Botto Steglia, ha voluto denunciare alcuni furti che sono avvenuti in paese. «Da alcuni giorni - dice il primo cittadino di Camandona - succedono furti di materiali in rame (grondaie e discese) perpetrati sulle case di seconda abitazione non abitate in continuazione. Abbiamo finora avuto tre casi nelle seguenti frazioni: Guelpa, Gallo e Molino. Naturalmente è stata fatta denuncia alle autorità competenti con la indicazione del numero di targa del mezzo che abbiamo potuto rilevare dalla registrazione delle nostre telecamere di videosorveglianza distribuite dal comune lungo le principali arterie del paese».

Telecamere. Inoltre, il sindaco pone l’accento sul sistema di videosorveglianza, di cui Camandona fu pioniera: «Il nostro paese è stato uno dei primi del Biellese (anno 2012) a dotarsi di un impianto di videosorveglianza che in passato ha già dato buoni frutti. Ricordiamo che sono in funzione ben otto telecamere con funzionamento anche notturno per la sorveglianza del territorio naturalmente; il tutto è autorizzato dalla Prefettura di Biella ed in regola con le leggi in vigore sulla privacy. È poi in programma la posa della nona telecamera a servizio della frazione Pianezze».

Raccolta rifiuti. Oltre al rame, è stata anche rubata una “fototrappola”, che recentemente il comune, con la collaborazione del Cosrab, ha posato in prossimità dei cassonetti dei rifiuti al fine di controllare il corretto conferimento degli stessi da parte degli utilizzatori. «Evidentemente per qualcuno la cosa non è stata gradita e quindi ha pensato ed attuato il furto di una fototrappola; il fatto naturalmente è stato denunciato all’Arma dei Carabinieri che ha in corso le indagini del caso».
M.C.

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