Brivido verticale a Villa Mossa
OCCHIEPPO SUPERIORE - Quando la montagna incontra il divertimento, a Occhieppo Superiore nasce il “Rock Out - Biella Mountain Fest”, festival dedicato a chi ama la montagna organizzato dalla Pro Loco.
La manifestazione, iniziata giovedì e terminata domenica sera, si è svolta nello splendido scenario del giardino di Villa Mossa. Oltre alle numerose mostre fotografiche, musica e offerta di cibo, sabato si è svolto il momento clou dell’evento: la seconda tappa valida per il campionato italiano di arrampicata categoria Lead.
Il padrino della competizione è uno dei più famosi arrampicatori della storia nazionale: Alberto Gnerro. Per tre volte campione italiano di disciplina (nel 1989, 1990 e 1992), il climber cossatese, una volta appese scarpette e moschettoni al chiodo nel 2006, ha aperto una scuola dove cerca di trasmettere tutta la sua passione e la sua esperienza ai suoi allievi. Proprio grazie al suo impegno, nel Biellese è ritornato un appuntamento di rilievo nazionale: «Per noi ha un valore molto promozionale - ha spiegato Gnerro - perché l’arrampicata sembra evolversi sempre di più negli ultimi anni. Inoltre ci sembrava doveroso, dopo sei anni, riportare nel Biellese una tappa di campionato italiano».
Un movimento in crescita anche grazie all’influenza di Gnerro: «Sono in questo mondo da oltre trent’anni e da dieci ho aperto una palestra per trasmettere la mia esperienza ma soprattutto perché ho ancora una passione sconfinata per questo sport. L’arrampicata al chiuso è sempre un forte richiamo soprattutto per i più giovani, in questo modo è anche molto più facile accedervi senza il bisogno di andare sulla roccia naturale con un ridursi notevole dei rischi. Ci si può dunque divertire al massimo in totale sicurezza».
Allestita per l’occasione una struttura per l’arrampicata con un’altezza di 18 metri, sono stati tracciati due percorsi differenti per la categoria maschile e femminile. «Non è l’altezza o la strapiombanza a determinare la difficoltà di un percorso - ha precisato Gnerro - ma la disposizione delle prese che hanno disposto i tracciatori. Gli atleti a quel punto devono compiere un importante lavoro mentale per cercare di capire in che modo affrontare la parete ed essere lucidi nel momento di sforzo massimo». La gara si è poi svolta su tre turni per i 46 iscritti nella categoria uomini, due semifinali che qualificavano solo i primi otto alla finalissima, mentre per le 21 donne si è disputato un turno in meno per giungere agli otto finalisti.
Ad aggiudicarsi il titolo tra i maschi è stato Stefano Carnati dei Ragni di Lecco che in questo modo consolida anche la prima posizione in classifica generale. A completare il podio sono stati Francesco Vettorata della Climband A.S.D. e Stefano Ghisolfi delle Fiamme Oro Moena. Nella categoria femminile a trionfare è stata Claudia Ghisolfi delle Fiamme Oro Moena precedendo Gollo Asja della B-side Torino e Cassol Silvia del team Climband A.S.D.. Molto numerosa anche la schiera biellese appartenente alla scuola di Gnerro, la Runout Climbing School: ad ottenere il piazzamento migliore è stata l’unica ragazza, Giada Zampa, già campionessa italiana di categoria, che è riuscita ad accedere alla finale e ha chiuso con l’ottavo piazzamento, stessa posizione di Andrea Zanone, biellese ma veste i colori della Bouldbar Torino. Meno fortunata la categoria uomini con i fratelli Federico e Filippo Andreoli che hanno chiuso rispettivamente al 13° e al 23° posto. Infine i biellesi Riccardo Fasano, Francesco Longhini e Marco Ferraro Fogno hanno concluso ottenendo la 33°, 34° e 35° posizione.
Fabio Giacchetto
OCCHIEPPO SUPERIORE - Quando la montagna incontra il divertimento, a Occhieppo Superiore nasce il “Rock Out - Biella Mountain Fest”, festival dedicato a chi ama la montagna organizzato dalla Pro Loco.
La manifestazione, iniziata giovedì e terminata domenica sera, si è svolta nello splendido scenario del giardino di Villa Mossa. Oltre alle numerose mostre fotografiche, musica e offerta di cibo, sabato si è svolto il momento clou dell’evento: la seconda tappa valida per il campionato italiano di arrampicata categoria Lead.
Il padrino della competizione è uno dei più famosi arrampicatori della storia nazionale: Alberto Gnerro. Per tre volte campione italiano di disciplina (nel 1989, 1990 e 1992), il climber cossatese, una volta appese scarpette e moschettoni al chiodo nel 2006, ha aperto una scuola dove cerca di trasmettere tutta la sua passione e la sua esperienza ai suoi allievi. Proprio grazie al suo impegno, nel Biellese è ritornato un appuntamento di rilievo nazionale: «Per noi ha un valore molto promozionale - ha spiegato Gnerro - perché l’arrampicata sembra evolversi sempre di più negli ultimi anni. Inoltre ci sembrava doveroso, dopo sei anni, riportare nel Biellese una tappa di campionato italiano».
Un movimento in crescita anche grazie all’influenza di Gnerro: «Sono in questo mondo da oltre trent’anni e da dieci ho aperto una palestra per trasmettere la mia esperienza ma soprattutto perché ho ancora una passione sconfinata per questo sport. L’arrampicata al chiuso è sempre un forte richiamo soprattutto per i più giovani, in questo modo è anche molto più facile accedervi senza il bisogno di andare sulla roccia naturale con un ridursi notevole dei rischi. Ci si può dunque divertire al massimo in totale sicurezza».
Allestita per l’occasione una struttura per l’arrampicata con un’altezza di 18 metri, sono stati tracciati due percorsi differenti per la categoria maschile e femminile. «Non è l’altezza o la strapiombanza a determinare la difficoltà di un percorso - ha precisato Gnerro - ma la disposizione delle prese che hanno disposto i tracciatori. Gli atleti a quel punto devono compiere un importante lavoro mentale per cercare di capire in che modo affrontare la parete ed essere lucidi nel momento di sforzo massimo». La gara si è poi svolta su tre turni per i 46 iscritti nella categoria uomini, due semifinali che qualificavano solo i primi otto alla finalissima, mentre per le 21 donne si è disputato un turno in meno per giungere agli otto finalisti.
Ad aggiudicarsi il titolo tra i maschi è stato Stefano Carnati dei Ragni di Lecco che in questo modo consolida anche la prima posizione in classifica generale. A completare il podio sono stati Francesco Vettorata della Climband A.S.D. e Stefano Ghisolfi delle Fiamme Oro Moena. Nella categoria femminile a trionfare è stata Claudia Ghisolfi delle Fiamme Oro Moena precedendo Gollo Asja della B-side Torino e Cassol Silvia del team Climband A.S.D.. Molto numerosa anche la schiera biellese appartenente alla scuola di Gnerro, la Runout Climbing School: ad ottenere il piazzamento migliore è stata l’unica ragazza, Giada Zampa, già campionessa italiana di categoria, che è riuscita ad accedere alla finale e ha chiuso con l’ottavo piazzamento, stessa posizione di Andrea Zanone, biellese ma veste i colori della Bouldbar Torino. Meno fortunata la categoria uomini con i fratelli Federico e Filippo Andreoli che hanno chiuso rispettivamente al 13° e al 23° posto. Infine i biellesi Riccardo Fasano, Francesco Longhini e Marco Ferraro Fogno hanno concluso ottenendo la 33°, 34° e 35° posizione.
Fabio Giacchetto