Casapinta, il saluto di Fangazio ai cittadini
Il bilancio e il congedo dopo tre mandati da primo cittadino. Il sindaco: «In 15 anni rivalutate le Frazioni del paese; grazie a tutti per la fiducia».
Il bilancio e il congedo dopo tre mandati da primo cittadino. Il sindaco: «In 15 anni rivalutate le Frazioni del paese; grazie a tutti per la fiducia».
Il bilancio
«Se sono qua è per merito loro: grazie di cuore ai miei concittadini per la fiducia datami in tutti questi anni». Sono queste le parole che Mauro Fangazio, sindaco di Casapinta, usa per salutare e “prendere congedo” dai suoi concittadini, che per quindici anni lo hanno voluto come primo cittadino del paese. «In tutto questo tempo abbiamo cercato di fare il meglio per i cittadini e per il nostro territorio - spiega - parlo al plurale perché è vero che sono il sindaco, ma dietro di me c’è stata per anni una squadra che non mi ha mai fatto mancare il proprio aiuto».
Fangazio non si ricandiderà quindi, nonostante il recente decreto elezioni abbia cambiato le carte in tavola, concedendo a quei sindaci di paesi sotto i 5mila abitanti di poter continuare ad amministrare nonostante abbiano già svolto tre mandati: «Sarò sempre disponibile a dare una mano - commenta - dopo tanti anni, però, preferisco farlo da esterno, come privato cittadino: nei piccoli paesi il sindaco è il punto di riferimento per tutto quello che succede - spiega - arrivano le telefonate alle ore sante della sera oppure di domenica e bisogna essere pronti a intervenire in caso di bisogno… Ricordo che una sera d’inverno si gelò l’acqua dell’acquedotto e si rese necessario attivarci per trovare una soluzione al problema: era nel 2009, ero appena andato in pensione ed era il mio primo anno da sindaco... Ricevetti la telefonata, uscii subito di casa e mi adoperai con Cordar per risolvere questa situazione nel minor tempo possibile. Quest’anno compio 76 anni - sottolinea scherzando - è il momento di lasciare la gestione di casi come questo a qualcuno di più giovane».
A proposito di chi si candiderà a prendere il posto del primo cittadino Fangazio non si sbilancia: «Il candidato si farà vivo al momento opportuno - commenta - ora come ora so che si sta studiando a una lista, ma è ancora troppo presto per dire con sicurezza chi porterà avanti il lavoro fatto in questi anni».
E di lavoro il sindaco continua a parlare: «Sono molto fiero delle opere che abbiamo portato a termine in tutti questi anni e avviato di recente, in particolare per il restauro e la rivalutazione di tutte le frazioni del paese, sia da un punto di vista estetico che da quello energetico. In questo senso - sottolinea - Enerbit dice che siamo fra i Comuni più avanzati del Biellese nel discorso dei lavori di preparazione per le Comunità energetica, che possono contribuire a rendere il paese autosufficiente per quanto riguarda i consumi di energia elettrica».
Capitolo a sé merita poi il discorso del Covid, «un momento difficile che sarebbe bello poter dimenticare - afferma il sindaco - quello della pandemia purtroppo è stato davvero un brutto periodo, un dramma dal quale però ci siamo ripresi, dandoci da fare come Amministrazione per aiutare i medici e limitare i contagi: con i volontari del paese e la dottoressa Furno, che ringrazio in particolar modo, abbiamo dato un aiuto concreto all’Asl biellese, effettuando più di duemila vaccinazioni, fra prime dosi e seguenti, nei locali comunali. Per un paese che conta a stento 400 abitanti si tratta di un risultato non indifferente».
«Spero di aver lasciato e dato qualcosa al paese - aggiunge in conclusione - io ci ho messo tutto l’impegno e la forza che avevo a disposizione».
Gianmaria Laurent Jacazio