Elezioni nel Biellese

Elezioni comunali, cambia tutto: dei 59 Comuni al voto 16 sindaci sono al terzo mandato

Si vota l’8 e il 9 giugno per europee, regionali e amministrative. Cambiano le carte in tavola con il decreto elezioni: rientrano nel toto-sindaco anche quelli in carica da 15 anni

Elezioni comunali, cambia tutto: dei 59 Comuni al voto 16 sindaci sono al terzo mandato
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Il decreto elezioni approvato giovedì scorso ha portato grandi novità anche nel territorio biellese, dove 16 dei 59 Comuni che si apprestano ad andare al voto questo giugno hanno il sindaco “in scadenza”, o meglio lo avrebbero avuto senza questo provvedimento che di fatto elimina i limiti di mandato in quei comuni sotto i 5mila abitanti (nel Biellese tutti a parte Biella, Cossato, Candelo, Vigliano Biellese e Valdilana).

I Comuni al voto

Sono 43 i Comuni che andranno al voto senza che la nuova misura abbia conseguenze, in quanto i sindaci in carica non hanno raggiunto la soglia dei tre mandati (Andorno Micca, Benna, Biella, Borriana, Brusnengo, Camburzano, Candelo, Caprile, Cavaglià, Cossato, Crevacuore, Donato, Gaglianico, Gifflenga, Magnano, Massazza, Miagliano, Mongrando, Muzzano, Occhieppo Inferiore, Pettinengo, Piatto, Piedicavallo, Pollone, Ponderano, Portula, Pralungo, Pray, Quaregna Cerreto, Roppolo, Sagliano Micca, Sala Biellese, Sandigliano, Sordevolo, Sostegno, Strona, Tollegno, Valdengo, Valdilana, Valle San Nicolao, Vigliano Biellese, Villanova Biellese e Viverone); a questi si aggiungono poi i sedici Comuni del Biellese in cui invece il decreto potrebbe mutare le sorti elettorali. Si tratta di Bioglio (Stefano Ceffa), Callabiana (Lorenzo Vercellotti), Camandona (Gian Paolo Botto Steglia), Casapinta (Mauro Fangazio), Cerrione (Anna Maria Zerbola), Curino (Adriano Buzio), Dorzano (Sergio Gusulfino), Graglia (Elena Rocchi), Mottalciata (Roberto Vanzi), Netro (Tiziana Pasquale), Occhieppo Superiore (Emanuele Ramella Pralungo), Ronco Biellese (Carla Moglia), Verrone (Cinzia Bossi), Villa del Bosco (Alessandro Todaro), Zimone (Piergiorgio Givonetti), Zubiena (Davide Basso): qui i sindaci, alcuni dei quali davano per scontato di non poter più ricandidarsi, si vedono ora la possibilità di concorrere nuovamente alle elezioni.

Non è il caso di Roberto Vanzi, sindaco di Mottalciata, che nelle scorse settimane aveva annunciato il proprio ritiro alla scadenza del mandato: «Confermo la mia decisione - annuncia - dopo quindici anni è giunto il momento di lasciare il posto a qualcun altro». Anche a Netro Tiziana Pasquale conferma di non volersi più candidare ma annuncia i lavori di allestimento per una lista con un nuovo candidato sindaco. Fra chi dà la disponibilità per il quarto mandato v’è anche Davide Basso, sindaco di Zubiena. Tuttavia la maggior parte dei sindaci “in scadenza” è ancora indecisa, data la novità del decreto, e sta valutando insieme ai propri collaboratori quale strategia adottare: se lasciare il posto a qualcuno di nuovo oppure continuare nell’aministrazione del proprio paese.

Il nuovo decreto cambia tutto

Diventa invece fondamentale questo decreto per il futuro del presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo che potrà correre per la conferma a sindaco di Occhieppo Superiore per la quarta volta. L’eventuale vittoria lo porterebbe alla conferma alla guida dell’ente provinciale, in attesa che si sblocchi la situazione a livello governativo. Da diversi mesi si parla infatti di un ritorno all’elezione diretta del presidente della Provincia, ma fino ad ora la decisione non è stata ancora presa.

Il nuovo decreto cancella qualsiasi limite di candidature sotto i cinquemila abitanti, aprendo dunque alla possibilità di avere sindaci per lunghissimo tempo (a patto che vincano le elezioni) alla guida dei paesi più piccoli. Questo perché non sono molte le persone interessate a ricoprire una carica tanto prestigiosa quanto impegnativa. Sempre il decreto prevede che per i Comuni da 5mila a 15mila abitanti i sindaci possano ricoprire il loro ruolo per tre mandati. Prima era solamente per due. Dunque grandi novità in vista di questa tornata amministrativa anche nel Biellese.

Gianmaria Laurent Jacazio

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