Roberto Pella: «Bene il governo sul terzo mandato dei sindaci»
Il deputato valdenghese a sostegno del provvedimento. L'Uncem commenta: «Servono partecipazione e formazione».
«Con l’approvazione del decreto Elezioni, il governo di centrodestra ha dato un segnale forte di attenzione ai piccoli comuni». Sono queste le parole di Roberto Pella, sindaco di Valdengo e deputato capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio, scritte in una nota a commento del provvedimento del governo approvato giovedì 25 gennaio 2024: «Il decreto - spiega il deputato valdenghese -prevede la rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei comuni fino a 5mila abitanti e la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei comuni entro 15 mila abitanti, che coincide con il sistema elettorale a turno unico. Questa - aggiunge poi - è una battaglia che Forza Italia aveva già combattuto nella scorsa legislatura, con l’approvazione di una proposta di legge a mia prima firma, la cosiddetta “legge Pella”, che ha introdotto la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei comuni con meno di 5mila abitanti, un limite scelto perché non vi era unanimità sui comuni più popolosi da parte delle forze che sostenevano, all’epoca, il governo Draghi».
«Bene il governo sul terzo mandato dei sindaci»
«Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri - aggiunge poi - prosegue su questa direzione, ampliando la platea al 70% dei comuni italiani. È spesso difficile reperire candidati disposti ad intraprendere una carriera amministrativa che nei piccoli centri è quasi “volontariato”, con tutti i rischi che però comporta amministrare un ente locale. Il sindaco, inoltre, soprattutto nelle piccole comunità, rappresenta un punto di riferimento, fondamentare per accrescere la credibilità delle istituzioni e la fiducia dei cittadini che hanno così la possibilità di indicare il proprio e più diretto rappresentante senza limiti temporali. Il centrodestra unito al governo del Paese, ancora una volta, ha dimostrato di sapere dare risposte concrete a tutti i livelli e di lavorare esclusivamente nell’interesse dei cittadini e dei territori».
Il commento dell'Uncem: «Bisogna far crescere partecipazione e formazione»
L'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani commenta così l'approvazione del decreto:
«L'eliminazione del limite dei mandati nei Comuni con meno di 5mila abitanti, votato oggi dal Governo, non deve impedire il ricambio, la crescita di nuove forze capaci di lavorare nelle Amministrazioni, l'impegno dei giovani, la formazione di nuove classi dirigenti locali. Questi impegni, secondo l'Uncem, sono dei Sindaci, di chi ha più esperienza, di chi ha vissuto anni negli uffici dei municipi, alla guida dei Comuni, senza fermare legittime ambizioni, favorendo ricambio e passaggi di testimone, agevolando nuove idee e percorsi di interazione. Ne abbiamo fortemente bisogno all'interno delle nostre Amministrazioni comunali nei centri più piccoli. Libertà nelle candidature sia stimolo per crescere con nuove leve anche da portare in posizioni apicali, formandole e dando loro fiducia».