Il racconto

Il racconto di Andrea Delmastro: "Mai avrei pensato avesse una pistola"

Il sottosegratario: "Ero fuori dai locali e al mio ritorno la moglie di Luca gridava"

Il racconto di Andrea Delmastro: "Mai avrei pensato avesse una pistola"
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Dal canto suo Andrea Delmastro, sui drammatici e per certi versi surreali fatti avvenuti a Rosazza la notte di capodanno, conferma quanto dichiarato nelle ore successive ai media nazionali e in particolare a Repubblica, ovvero che il deputato Emanuele Pozzollo, prima che i festeggiamenti avessero inizio, quindi tra le 19 e le 20 del 31 dicembre «è passato davanti alla Pro Loco, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e l’auto di mia moglie e ha intuito che potevamo essere lì» così è entrato «e mi ha chiesto se più tardi poteva passare per un brindisi e io ovviamente gli ho detto di sì».

Il racconto del sottosegretario Delmastro

«E’ arrivato verso mezzanotte e mezza, un quarto all’una forse, quando Capodanno era già passato e non ha fatto il brindisi con noi. Infatti su facebook ci sono le foto di lui che festeggia con la sua famiglia» sottolinea l’esponente di Governo.
Nelle foto ricordo del Veglione, secondo quando appurato da Eco attraverso le dichiarazioni di chi era presente, Pozzolo compare la prima volta una quarantina di minuti dopo la mezzanotte, a conferma di quanto riferito da Delmastro. Verso quell’ora, i commensali rimasti (una trentina in tutto quelli che avevano preso parte alla festa) stavano sbaraccando e sistemando la sede della Pro loco, affittata per l’occasione. Tra questi la moglie e i due figli del sottosegretario biellese.
«Io stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via – ha spiegato Delmastro – Avevo quattro buste da portare nell’auto che distava circa 200 metri dalla Pro loco ed ero uscito con le prime due. Quando sono tornato indietro per prendere le altre ho sentito la moglie del ragazzo ferito gridare “un botto… un botto”. Mi si è gelato il sangue, subito ho pensato che fosse esploso un petardo, invece la ragazza, che è la figlia di uno della mia scorta, mi dice “ma allora non hai capito, era un colpo di pistola”».

Il sottosegretario non nasconde un certo disappunto circa il fatto che Pozzolo avesse con se un revolver: «Io sono basito. L’ho invitato a venire ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. Poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire. Nessuno della mia famiglia ha mai avuto un’arma, perché io ho il terrore delle armi».

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 4 gennaio, su Eco di Biella.

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