Rapine e sequestri: condanne per 42 anni
BIELLA -Nove patteggiamenti e un rinvio a giudizio: si è conclusa così l’udienza di ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari, Giovanni Campese, per la rapina del 21 settembre di due anni fa nell’outlet Fred Perry di Verrone. Secondo gli investigatori, gli imputati formavano una gang di professionisti della rapina e della ricettazione, con una “batteria” di trasfertisti, alcuni con precedenti da brivido, in grado di commettere colpi a largo raggio e piazzare la refurtiva. La merce è stata recuperata in toto dai poliziotti della Squadra mobile di Biella che hanno condotto le indagini e risolto un caso molto complesso e articolato. Gli imputati hanno così potuto patteggiare.
Hanno patteggiato l’altro giorno davanti al giudice, Paola Rava, i tre cinesi che il 9 settembre dell’anno scorso rapinarono un connazionale a Gaglianico dopo aver sequestrato le sue due figlie minorenni. Dalla cassaforte rubarono 50mila euro, monete antiche, monili in oro di gran valore. E poi apparecchi elettronici vari e la Bmw 520 del padrone di casa, titolare di un ristorante, che in quel momento si trovava al lavoro. A tutti e tre gli imputati è stata applicata una pena a quattro anni e otto mesi di reclusione più 1.200 euro di multa.
Valter Caneparo
Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 9 giugno 2016
BIELLA -Nove patteggiamenti e un rinvio a giudizio: si è conclusa così l’udienza di ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari, Giovanni Campese, per la rapina del 21 settembre di due anni fa nell’outlet Fred Perry di Verrone. Secondo gli investigatori, gli imputati formavano una gang di professionisti della rapina e della ricettazione, con una “batteria” di trasfertisti, alcuni con precedenti da brivido, in grado di commettere colpi a largo raggio e piazzare la refurtiva. La merce è stata recuperata in toto dai poliziotti della Squadra mobile di Biella che hanno condotto le indagini e risolto un caso molto complesso e articolato. Gli imputati hanno così potuto patteggiare.
Hanno patteggiato l’altro giorno davanti al giudice, Paola Rava, i tre cinesi che il 9 settembre dell’anno scorso rapinarono un connazionale a Gaglianico dopo aver sequestrato le sue due figlie minorenni. Dalla cassaforte rubarono 50mila euro, monete antiche, monili in oro di gran valore. E poi apparecchi elettronici vari e la Bmw 520 del padrone di casa, titolare di un ristorante, che in quel momento si trovava al lavoro. A tutti e tre gli imputati è stata applicata una pena a quattro anni e otto mesi di reclusione più 1.200 euro di multa.
Valter Caneparo
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