Auto da sogno per pochi euro: ma è un raggiro
Promettevano auto da sogno versando quote relativamente modeste. Da qui il nome dell’Operazione CAR DREAM condotta dalla Guardia di finanza di Biella. Con questo stratagemma, due fratelli astigiani pluripregiudicati, 3 managers e un promotore, dietro il paravento di una società tedesca, sono riusciti a racimolare in un anno e mezzo più di 10 milioni di euro vendendo la speranza di poter guidare, con la formula del noleggio a 24 mesi, prestigiose “berline” a costo zero o quasi. Per fare ciò hanno utilizzato un sito web (ora oscurato) e si sono avvalsi della collaborazione di numerosi promotori sparsi su tutto il territorio nazionale. Uno di questi è un biellese sul quale sono ancora in corso accertamenti. Così come sono numerosi i biellesi che avrebbero aderito all’iniziativa.
In sostanza, il meccanismo posto in essere altro non è che un sistema piramidale (meglio noto come “schema ponzi” o “catena di Sant’Antonio”), dove il guadagno di un soggetto aderente a tale forma contrattuale deriva esclusivamente dal reclutamento diretto o indiretto di un certo numero di soggetti che a loro volta versano delle somme prefissate. L’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore di Biella, Maria Bambino – è ancora in corso. Sono state eseguite perquisizioni ad Asti, Milano e Brescia. I coinvolti (il dato è di due giorni fa) sono circa 23mila.
In realtà, per come è strutturato il sistema, il meccanismo può funzionare all’inizio con un numero esiguo di partecipanti, ma necessita ben presto di numeri astronomici per poter andare avanti.
V.Ca.
TUTTI I PARTICOLARI LI TROVERETE DOMATTINA SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA
Promettevano auto da sogno versando quote relativamente modeste. Da qui il nome dell’Operazione CAR DREAM condotta dalla Guardia di finanza di Biella. Con questo stratagemma, due fratelli astigiani pluripregiudicati, 3 managers e un promotore, dietro il paravento di una società tedesca, sono riusciti a racimolare in un anno e mezzo più di 10 milioni di euro vendendo la speranza di poter guidare, con la formula del noleggio a 24 mesi, prestigiose “berline” a costo zero o quasi. Per fare ciò hanno utilizzato un sito web (ora oscurato) e si sono avvalsi della collaborazione di numerosi promotori sparsi su tutto il territorio nazionale. Uno di questi è un biellese sul quale sono ancora in corso accertamenti. Così come sono numerosi i biellesi che avrebbero aderito all’iniziativa.
In sostanza, il meccanismo posto in essere altro non è che un sistema piramidale (meglio noto come “schema ponzi” o “catena di Sant’Antonio”), dove il guadagno di un soggetto aderente a tale forma contrattuale deriva esclusivamente dal reclutamento diretto o indiretto di un certo numero di soggetti che a loro volta versano delle somme prefissate. L’inchiesta – coordinata dal sostituto procuratore di Biella, Maria Bambino – è ancora in corso. Sono state eseguite perquisizioni ad Asti, Milano e Brescia. I coinvolti (il dato è di due giorni fa) sono circa 23mila.
In realtà, per come è strutturato il sistema, il meccanismo può funzionare all’inizio con un numero esiguo di partecipanti, ma necessita ben presto di numeri astronomici per poter andare avanti.
V.Ca.
TUTTI I PARTICOLARI LI TROVERETE DOMATTINA SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA