Raddoppio Trossi, la decisione in Consiglio Provinciale non arriva: se ne riparla dopo Natale
Pomeriggio/serata di ieri, mercoledì 20 dicembre, di discussione in Provincia, anche alla presenza dei sindaci. Però non si è arrivati a una decisione condivisa, se riparlerà il 27 dicembre
È stato un pomeriggio di discussione animata ieri, mercoledì 20 dicembre, in Consiglio Provinciale. Argomento principale il raddoppio della Trossi, di cui già nei giorni scorsi i consiglieri di centrodestra del gruppo Identità e territorio avevano fatto sapere che non avrebbero votato a favore per due punti, tecnici ed economici, contestati. Alla fine non si è arrivati a una decisione condivisa, dopo che il Consiglio è stato rinviato in seconda convocazione e la discussione è andata avanti fino a serata inoltrata. Se ne riparlerà dopo Natale, in una riunione dei capigruppo il 27 dicembre mattina.
Difficoltà tecniche ed economiche incontrate
Prima del Consiglio Provinciale, il presidente Emanuele Ramella Pralungo ha dato conto del progetto, e delle difficoltà incontrate ed evidenziate dal gruppo di centrodestra, all'assemblea dei sindaci riunita. Due i punti deboli riscontrati, come spiegato da Ramella Pralungo ai sindaci: il primo tecnico che riguarda la rotonda di via Gorgoli a Gaglianico, in cui rimarrebbe una strozzatura nelle corsie e creerebbe ingorghi e non sarebbe possibile allargarla per la presenza di abitazioni; e il secondo di natura economica, ovvero la convenzione con il Comune di Gaglianico per definire l'entità del rimborso per quanto riguarda l'anticipo che avrebbe messo sul piatto la Provincia per marciapiedi e illuminazione. Ramella Pralungo su questo ha ribadito che «certi problemi si possono risolvere, altri no, quindi bisogna venirsi incontro e c'è bisogno di coesione. Vogliamo trovare la quadra della questione».
Gli interventi dei sindaci
C'è stata poi contestazione in sala: in primis perché dal consiglio provinciale non si è arrivati ad un accordo di massima sul progetto e quindi non si è potuto dare conto in maniera complessiva della decisione presa ai sindaci, e poi per una questione politica. Nel corso dell'intervento di Antonio Filoni, sindaco di Mongrando, rivolto al consiglio lo stesso ha definito «vergognoso il fatto di non poter dare conto di un progetto di cui si parla da almeno due anni, fin da quando il consiglio si è insediato e su cui all'inizio si era tutti d'accordo. Io qui vedo un'operazione politica, visto che tra qualche tempo ci saranno le elezioni». La parola poi è passata al sindaco di Rosazza Francesca Delmastro delle Vedove che ha chiesto a Filoni di «non buttarla sulla bagarre politica» e c'è stato lo scontro con toni accesi tra i due fino a che il presidente Ramella ha sedato gli animi e ha chiesto pubblicamente scusa per aver convocato i sindaci senza essere arrivati a una decisione sul progetto. Delmastro si è poi schierata con la visione di Identità e territorio. Sono intervenuti poi anche i sindaci di Pettinengo, Zumaglia, Ponderano, Quaregna Cerreto e Candelo per chiedere ragguagli al Consiglio, esprimendo dubbi e facendo riflessioni.
Il sindaco di Gaglianico Paolo Maggia è poi intervenuto direttamente e ha detto: «La Trossi è un'opera strategica per il Biellese. Come amministrazione già diversi anni fa abbiamo iniziato una progettazione per mettere in sicurezza la strada. Quando ci hanno chiesto di partecipare a questo progetto abbiamo aderito. Economicamente siamo in grado di contribuire con 22mila euro all’anno per l’illuminazione. Più 16 mila per consumi di energia e manutenzione».